13 Caduti della Grande Guerra saranno tumulati nel Sacrario di Cima Grappa

Sabato 16 Novembre 2019 di Roberto Lazzarato
Cerimonia caduti Grappa
GRAPPA. Tredici caduti della Grande Guerra sono stati ritrovati sul Massiccio del Grappa in diverse località in cui si combatterono, oltre cento anni fa, le battaglie tra l’esercito italiano e quello austroungarico e oggi si è svolta, nel duomo di Crespano del Grappa, la cerimonia di esequie celebrata da don Gaetano Borgo.

Presenti autorità civili e militari, tra le quali tantissimi sindaci dei comuni che abbracciano il Massiccio del Grappa, l’assessora regionale Elena Donazzan e centinaia di persone, con una numerosa rappresentanza di scolaresche, fra le quali gli studenti delle medie hanno suonato accompagnando il Coro Alpino. 

La commemorazione ufficiale è stata tenuta dal comandante del Comando Forze Operative Terrestri, Generale di C.A. Federico Bonato, che ha ricordato il continuo impegno dei nostri militari nei teatri operativi del mondo ed il sacrificio che anche recentemente ha colpito gli incursori dell’Esercito in una azione. Incursori di quel reparto che lega il proprio nome al Col Moschin sul Monte Grappa.

«La civiltà di un popolo si dimostra nel modo con cui onora i propri morti - ha sottolineato la Donazzan - e questi caduti, italiani e austro-ungarici, sono da noi oggi onorati degnamente. Saliranno poi a quel Sacrario Militare simbolo di pacificazione, che seppe unire nel 1935, quindi a pochissimi anni dalla fine di quella Grande Guerra, grande per numeri e sacrifici, i caduti dell’una e dell’altra parte, con lo stesso ordine architettonico, con lo stesso rispetto. Ciascuno rivolto verso la propria Patria, uniti da una via segnata dai nomi delle battaglie, chiamata Via Eroica».

Don Gaetano ha ricordato il sacrificio di quei giovanissimi che seppero fare il proprio dovere, per la loro famiglia, per i loro fratelli, per la loro Patria. Anche questi militi ignoti saranno tumulati nel Sacrario Militare di Cima Grappa, accanto agli oltre 24 mila caduti, di cui 22 mila senza nome dell’uno e dell’altro Esercito.

La Donazzan ha inoltre ringraziato la dirigenza scolastica e gli insegnanti che «hanno accompagnato alla cerimonia i propri studenti, consentendo loro di crescere nel sentimento di partecipazione alla vita della propria comunità, presenziando alla lezione di storia e di educazione civica che vale più di tante lezioni in classe».
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