Abruzzo, sul Sentiero dello spirito nel Parco della Majella: natura e meditazione fra gli eremi di Celestino V

Mercoledì 4 Maggio 2016 di Luisa Mosello
Un eremo celestiniano sul Sentiero dello Spirito nel Parco della Majella

Primavera in Abruzzo in un luogo magico come il Parco Nazionale della Majella. Meta privilegiata da chi ama la natura, le sfide al limite fra arrampicate sulla roccia viva, ma anche escursioni e passeggiate nel cuore di un territorio millenario fra borghi abbarbicati come pezzi di un presepe perenne sui fianchi dei monti. Da sfiorare passo dopo passo. Camminando alla scoperta degli eremi più suggestivi e carichi di emozioni del centro Italia collegati fra loro da un filo d’Arianna tutto da srotolare con la voglia di viaggiare in profondità, dentro ogni  luogo. Un filo che prende il nome di "Sentiero dello spirito" e che si snoda in un lungo itinerario di ben 70 chilometri da suddividere in diverse tappe, da quattro a sei, sette. 


Si tratta di un percorso assai scenografico, pieno di prospettive fatte di stupore e meraviglia ad ogni metro, studiato proprio per vivere questi angoli della fede dal fascino-calamita, restando sempre sui sentieri del Parco. Ecco allora un giro d’orizzonte che guarda a secoli addietro, al 1200. Quando uomini in cerca di Dio provenienti da ogni angolo del mondo decisero di ritirarsi sulle montagne abruzzesi per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione.  Creando un centinaio di eremi sparsi in tutta la regione. All’interno della Majella se ne possono scoprire una ventina lungo lo stesso Sentiero. La maggioranza sono fondati da Celestino V, per questo si parla di Eremi Celestiniani.

Si può partire dalla frazione Badia di Sulmona alla volta dell’Eremo di Sant’Onofrio a Morrone che lascia di stucco, anzi letteralmente di sasso perché sembra essere un tutt’uno con la roccia.  Così come  l’Eremo di San Giovanni. a oltre 1200 metri di altezza. Per entrarci occorre sdraiarsi per terra e strisciare per qualche metro a diretto contatto con la roccia. Qui San Pietro del Morrone che diventerà il famoso Papa Celestino V vi abitò per molti anni insieme a pochi discepoli. E ancora: l’Eremo di S. Spirito a Majella, quello del Vallone di S. Spirito verso la Valle Giumentina. Fino ad arrivare a lambire le rovine dell’antichissimal Abbazia di San Martino in Valle costruita nel IX secolo nel Vallone di Fara, scoperta solo nel 2009 dopo lunghi lavori do scavo. Da qui ci si può incamminare verso le Gole di San Martino lungo un vero e proprio canyon scavato nella roccia. Il tutto portandosi dietro il piccolo, grandissimo bagaglio della curiosità, e nulla più.
Per informazioni:
www.parcomajella.it
www.majambiente.it/

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