Sabina discovery: Bocchignano, il borgo che non ti aspetti

Domenica 25 Luglio 2021 di Maria Serena Patriarca
Bocchignano scorcio

Se siete amanti dei borghi e cercate indirizzi curiosi nel Lazio non perdete l’occasione di fare una gita al delizioso borgo di Bocchignano, frazione del comune di Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti.

Il nome dell'abitato sembra sia collegato dall’antico Castrum Buccinianum, che svettava su un’altura di pietra arenaria alla confluenza di tre torrenti, difeso da ben tre cinte di mura posizione strategica.

 

Al “castrum”, nel Medioevo, si accedeva con un’unica entrata attraverso un ponte levatoio. I tranquilli vicoli in pietra dell’abitato riservano scorci di rara bellezza e installazioni di country art tutte da scoprire. Le origini del borgo sembra risalgano addirittura al tempo dei romani, forse i primi a fortificare, a scopi militari, lo sperone di roccia su cui sorge il castello. Il nome di questo borgo secondo alcuni studiosi, infatti, potrebbe derivare in origine proprio dalla “buccina”, la tromba romana usata per impartire i comandi. In questo sito, inoltre veniva adorata la dea sabina Vacuna, a cui si affidava il buon successo delle attività agricole. Nel 939 (secondo quanto riportato nel Cronichon e Regesto Farfense di Gregorio da Catino) Teodoranda, figlia del console romano Graziano e vedova del conte di Sabina Ingebaldo, regalò due terzi del castello all’Abbazia di Farfa, consegnandone le chiavi all’abate Campone e trasformando di fatto Bocchignano da sito pagano a luogo longobardo e cristiano.

Da allora, nonostante numerose fasi di assedio, il castello rimase sotto l’egemonia della Signoria Farfense. Dalla seconda metà del Settecento Bocchignano attraversò una forte crisi economica, fino ad arrivare al 1880 quando, con un decreto a firma di De Pretis, il borgo perse il suo status di comune per diventare frazione di Montopoli. La visita del paese ancora oggi inizia attraversando l’unica porta di accesso, in antichità difesa da un ponte levatoio. Una volta all’interno, si raggiunge agevolmente piazza d’Armi, da cui si accede a piazza della Pollarola, con il Palazzo Tranquilli.

Molto caratteristica anche Piazza Piazzetta, con il suo arco in pietra. Da qui, in discesa, si arriva a vie delle Cellugne, da cui si può iniziare una passeggiata panoramica con cui si percorre il perimetro più basso di Bocchignano, lungo quelle che dovevano essere le antiche cinte murarie del castrum. Il borgo è circondato da valli e boschi, ideali per passeggiare al fresco anche durante la stagione estiva, regno di falchi, sparvieri, tassi, scoiattoli, volpi e istrici.

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