Il borgo di Blera e la "piccola Cappadocia" del Lazio: la necropoli di Pian del Vescovo

Sabato 20 Giugno 2020 di Maria Serena Patriarca
La necropoli di Pian del Vescovo

La Tuscia che non ti aspetti. Fuori dai circuiti tradizionali di quest’area del Lazio nel Viterbese, il borgo di Blera è una piacevole scoperta per chi ama coniugare percorsi archeologici e itinerari naturalistici. Situata in posizione panoramica su un’altura tufacea che affaccia sulla spettacolare vallata del torrente Biedano, Blera stupisce per gli scorci unici e suggestivi.

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In origine insediamento etrusco, poi città romana sulla via Clodia, oggi conserva nel borgo medievale angoli che fanno la gioia degli amanti della fotografia di viaggio: come la piazzetta della chiesa di Santa Maria Assunta e San Vivenzio, e il suo pozzo con l’arco circondato da fiori, Palazzo Anguillara (del XVI secolo) o il vicolo di Civitella, stradina nota per le antiche abitazioni il cui ingresso è decorato con piante e fiori, come in una perenne primavera. Molti i percorsi che si possono fare a piedi dal centro del Borgo.
 

 

Si può passeggiare su quel che resta dell’antico tratto urbano della via Clodia (che costituiva l’asse viario intermedio dell’Etruria meridionale) attraverso i ruderi della città antica, denominata Petrolo. Oppure, se amate i luoghi del mistero e in particolare gli archeotour nei siti etruschi, potrete raggiungere attraverso il Ponte della Rocca, del II secolo a.C., la necropoli etrusca rupestre di Pian del Vescovo, piccola “Cappadocia” laziale che fu eretta tra il VII e il II secolo a.C.. Lo stupefacente sito è caratterizzato da cinque tombe a dado (tre delle quali sono state scoperte solo nel 1988) collegate fra loro da gradini e cunicoli, che costituiscono una sorta di cittadella incastonata nella roccia.

Segno evidente dell’importanza che il popolo etrusco conferiva al regno dell’oltretomba, al culto degli antenati, alla dimensione della vita oltre la morte. Le necropoli, infatti, non erano solo luogo di sepoltura dei defunti, ma anche siti sacri dove venivano officiate pratiche e cerimonie rituali dalla componente altamente esoterica, almeno secondo la teoria di nuove interpretazioni dell’archeologia. Come tutte le location di necropoli etrusche, Pian del Vescovo ancora oggi è avvolta in parte dal mistero. Così come altri due luoghi affascinanti di Blera, ovvero la Cava Buia e il Colombario rupestre, che possono essere visitati attraverso un sentiero panoramico che parte dal cuore del paese.

 

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