Stonehenge: uno studio rivela le origini dei misteriosi megaliti

Giovedì 21 Febbraio 2019 di Paolo Travisi
Il sito neolitico di Stonehenge
Sebbene il più famoso sia il sito neolitico di Stonehenge, nel Regno Unito, non è l'unico esempio di architettura antica realizzata usando i megaliti. In Europa si contano decine di migliaia di siti simili, anche vicino casa nostra, in Sardegna (la Tomba dei giganti di Li Lolghi ad Arzachena). E se per anni gli esperti in materia hanno dibattuto circa le origini di Stonehenge, uno studio condotto all'Università di Göteborg in Svezia, avanza un'ipotesi del tutto diversa dalle altre. E cioè che le origini dei megaliti di Stonehenge siano da rintracciare in Francia, nell'area nord-occidentale, l'attuale Bretagna, dove strutture simili a quelli inglesi, hanno fatto la loro apparizione circa 6.800 anni fa. La responsabile dello studio, pubblicato su Science News, è l'archeologa Bettina Schulz Paulsson, convinta che le conoscenze raggiunte all'epoca fossero state diffuse, via mare, alle popolazioni sulle coste atlantiche e mediterranee in Europa. Questi siti neolitici – ne esistono 35 mila nel vecchio continente – sono in realtà delle tombe, dove le pietre erette simboleggiano degli edifici o templi, luoghi di raccolta in memoria dei morti. A dimostrazione della tesi dei ricercatori svedesi, il fatto che molti siti siano stati costruiti vicini alle coste, realizzati in un periodo datato tra 6.500 e 4.500 anni fa, proprio perché erano gli antichi viaggiatori a raggiungere gli insediamenti costieri, ove diffondere le conoscenze maturate in Francia. Se la conclusione sembra avere la sua semplice logica, lo studio è stato in realtà ben più complesso: gli scienziati infatti, hanno condotto analisi al radiocarbonio in 2.410 siti, in particolare sui resti umani rinvenuti anche nelle tombe interrate, per creare una mappa cronologica su scala europea. I ricercatori sono convinti che proprio le tombe nel nord-ovest della Francia siano state la fase precedente dei megaliti eretti, rimasti ancora oggi. Successivamente i cacciatori della zona, con conoscenze di navigazione, nei secoli seguenti portarono la loro cultura nei viaggi in mare. Prima in Francia, in alcune parti della penisola iberica e del Mediterraneo, fino a raggiungere il nord della Scandinavia e Germania.
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