Jesus Trail, a piedi sul sentiero di Gesù

Giovedì 4 Aprile 2019 di Stefano Ardito
Jesus Trail, sulla montagna di Arbel

Dove ha camminato Gesù? I suoi sandali, duemila anni fa, hanno calcato la strada romana che collegava Damasco con Haifa, e che affiora tra campi ed eucalipti. Zippori, la Sepphoris antica, appartenne al re Erode il Grande, fu rasa al suolo dai Romani, poi ricostruita e decorata con mosaici. Nei settanta chilometri del Jesus Trail, il “Sentiero di Gesù” che attraversa da ovest a est la Galilea, i luoghi legati alla vita e alla predicazione di Cristo sono molti.

Forse Gesù è salito sulla montagna di Arbel, dov’è una sinagoga antica. A Cafarnao, accanto al Lago di Tiberiade, ha visitato la casa di San Pietro. Nazareth, la più grande città araba di Israele, ospita la moderna Basilica dell’Annunciazione. A Cana, nella Basilica del Miracolo, Gesù ha trasformato l’acqua in vino. Il villaggio di Migdal è Magdala, patria di Maria Maddalena.

Sono stati l’israeliano Maoz Inon e gli americani David e Anna Landis a inaugurare nel 2008 il Jesus Trail, il “Sentiero di Gesù”. Un trekking di quattro giorni da Nazareth al Lago di Tiberiade, che merita di essere frequentato quanto il Camino de Santiago. Invece lo conoscono in pochi.

E’ un sentiero facile, tra campi coltivati, colline, aranceti e rimboschimenti di pini. Si può camminare da soli o con i gruppi organizzati da Maoz, David e Anna (www.jesustrail.com, c‘è qualche informazione in italiano), autori della guida del percorso. Si pernotta in piccoli alberghi o in ostelli.

“Gesù ha camminato in questa zona. In alcuni tratti siamo riusciti a utilizzare strade antiche, altrove i tracciati storici sono scomparsi sotto all’asfalto, e siamo passati altrove. Camminare nello spirito di Gesù è più importante che seguire esattamente i suoi passi” spiega David Landis.   
   
La Galilea, la regione settentrionale di Israele, è un crocevia della storia. Ai Corni di Hattin, è stata combattuta nel 1187 la battaglia nella quale l’esercito di Saladino ha sconfitto i Crociati prima di riconquistare Gerusalemme. A Nebi Shu’eib si visita il santuario dei Drusi. Poco oltre sono le rovine di Hittin, un villaggio arabo abbandonato nel 1948.

Il Jesus Trail è una iniziativa di pace. Prima di partire, i camminatori si incontrano nella Fauzi Azar Inn, il palazzo di una famiglia araba. Suraida Shofar Nasser, l’attuale proprietaria, racconta la storia dell’occupazione israeliana, e poi del recupero dell’edificio.

A Cana, città di arabi cristiani, Su’ad e Sami Bellan hanno trasformato in un ostello la loro casa.

A Ilanya, alla fine della tappa successiva, Shahar Barkai, ex-istruttore dell’esercito israeliano, ospita i trekker in una fattoria biologica. Ogni padrone di casa ha la sua storia. Ma la collaborazione tra arabi, americani ed ebrei, su un sentiero dedicato a Gesù, è un segno di speranza per una terra tormentata e splendida.   

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