La Venere influencer inciampa sulle traduzioni. Brindisi? Diventa toast. Quei video girati in Slovenia

Ancora polemiche sulla campagna del Ministero del Turismo

Martedì 25 Aprile 2023 di Valeria Arnaldi
La Venere influencer inciampa sulle traduzioni. Brindisi? Diventa toast. Quei video girati in Slovenia

Più moderna per immagine, o almeno ambizione. Più giovane, per modalità di narrazione, con tanto di influencer virtuale, seppure storica: la Venere di Sandro Botticelli, ripensata in chiave pop.

E capace di sorprendere. Tra hashtag e polemiche, l'Italia illustrata nella nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit "Open to meraviglia", presentata giovedì scorso a Roma, effettivamente stupisce. Quasi sicuramente, andando anche molto al di là delle intenzioni dei suoi ideatori. Ad animare il dibattito online, nelle ultime ore, sono state le traduzioni presenti sul sito dedicato, Italia.it, dove ad apparire rinnovata non è soltanto l'immagine del Paese, ma sono anche i nomi di città e destinazioni varie che, tradotti dall'intelligenza artificiale, si alimentano di nuove suggestioni. Specie nella versione in tedesco, non più visibile. I nomi delle mete, infatti, sono stati tradotti letteralmente, producendo risultati decisamente inattesi. Brindisi è diventata "Toast", che indica proprio l'atto di alzare i bicchieri alla salute di qualcuno. Fermo si è trasformata in "Stillstand", termine che significa stasi, arresto, stallo. È andata meglio forse a Prato, divenuta "Rasen", dunque manto erboso o un più suggestivo giardino. E così via. Cento ha perso la sua "precisione" per un più approssimativo "Hundert", ossia centinaio. Scalea è stata trasformata in "Treppe", ossia scala. E Camerino si è fatta "Garderobe", guardaroba o armadio, che dir si voglia. A scoprire la nuova "mappa" del Paese è stata Selvaggia Lucarelli che sui social, a proposito di Camerino, ha commentato: «Non incoraggia particolarmente il turismo nelle Marche, visto che l'idea di passare una settimana in un guardaroba non credo entusiasmi nessuno».

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WORK IN PROGRESS


Ministero del Turismo ed Enit non hanno fornito precisazioni. Si sa, però, che il sito è un work in progress: destinato a diventare il riferimento internazionale di tutta la promozione turistica nel mondo, è in fase di implementazione con i fondi del Pnrr. L'errore qualcuno lo ha fatto.
E si vede. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè comunque non fa passi indietro e continua a sostenere la validità della campagna. Il resto è storia. Anzi, storie. Su internet, infatti, si moltiplicano battute e segnalazioni di "sviste". Si va dall'assenza del francese, tra le opzioni sul sito, alla scelta delle bandiere accanto alla lingua, che "limitano" l'area di diffusione della lingua stessa a un solo Paese. Sulla pagina Instagram dell'influencer virtuale, c'è chi sottolinea i molti stereotipi e chi si rammarica per Botticelli. Non basta.
Seguendo l'hashtag della Venere del turismo, si trovano anche parodie, da "Open to gli Italiani all'estero", con il viso della Gioconda, a un e-commerce per la casa, che lancia "Open to Pizza, divano e copertina": «Anche la dea Venere approva: la serata "Pizza, divano e copertina" è il vero simbolo italiano».

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La traduzione dei nomi è soltanto l'ultima di una serie di polemiche seguite alla presentazione della campagna. Le prime hanno riguardato la scelta della Venere ripensata come influencer virtuale, bocciata dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: «una roba da Ferragni». Poi, è toccato al dominio opentomeraviglia.it non registrato - e prontamente acquistato da Marketing Toys, società toscana - cui però il ministero ha replicato, affermando che quello è il claim della campagna.

 

SCORCI SLOVENI


Non sono mancati attacchi al video, che come denunciato dal regista Massimiliano Milic della Terroir Films utilizzerebbe immagini girate in Slovenia. Insomma, una critica tira l'altra. E sì che la campagna prenderà il via da maggio. Intanto, in Rete si moltiplicano commenti e hashtag. E chissà che le "sviste" non si rivelino una strategia vincente. D'altronde, come diceva Oscar Wilde, «vi è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé».

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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