Terni da vedere e da mangiare: 3 cose da fare durante una fuga di primavera fra medioevo, natura e gourmandises

Fra borghi, abbazie e locande c’è solo l’imbarazzo della scelta nel dare il vostro personalissimo “taglio” al fine settimana

Sabato 16 Aprile 2022 di Maria Serena Patriarca
Abbazia San Cassiano

I weekend primaverili sono il momento ideale per una “fuga dalla città” alla scoperta di una delle aree più affascinanti dell’Umbria: la provincia di Terni.

Il nostro itinerario, in particolare, si snoda tra Narni e Otricoli, in un territorio ricco di testimonianze medievali e verdissimo nei suoi boschi, paradiso degli amanti del trekking. Fra borghi, abbazie e locande c’è solo l’imbarazzo della scelta nel dare il vostro personalissimo “taglio” al finesettimana. I gourmet potranno dedicarsi a percorsi enogastronomici fra Narni e Otricoli, gli amanti della natura e della spiritualità potranno organizzare un’escursione alla meravigliosa Abbazia di San Cassiano. E se il folklore è la vostra passione non perdete la Corsa all'Anello a Narni.

 

Tradizioni e folklore di sapore medievale, fra Narni e Otricoli

Turisti da tutto il mondo arrivano in questa parte dell’Umbria fra aprile e maggio, per assistere alla famosa Corsa all’Anello di Narni, una delle rievocazioni storiche medievali più suggestive d’Italia. Gli appassionati di archeologia invece, possono fare un salto nel tempo addirittura antecedente al Medioevo, e fare rotta sul Parco Archeologico di Ocriculum, antica città in posizione strategica alleata di Roma nel 308 a.C. I borghi medievali di Narni e Otricoli sono anche ricchi di tradizione enogastronomica del territorio, con sapori tipici che fanno l’eccellenza di questa zona dell’Umbria. E le belle giornate sono ideali per un pic nic responsabile (nel rispetto dell'ambiente) nelle radure lungo i sentieri sui monti che portano a Recentino o a Stifone.

1. A Narni per assistere alla corsa all'anello

Dal 21 aprile all’8 maggio a Narni sarà possibile fare una full immersion nella magica atmosfera del Medioevo, in occasione della Corsa all’Anello (www.corsallanello.it) che attira curiosi da tutto il mondo. Cortei storici, giostre equestri e un ricco programma di eventi consultabili sul sito dedicato saranno i protagonisti di queste giornate di festa. La Corsa all’Anello di Narni è una rievocazione storica dedicata al santo patrono Giovenale, primo vescovo della città. Negli antichi Statuti il “de anulo argenteo currendo” viene descritto come il palio più importante ed ambìto, riservato ai più abili cavalieri del territorio che si contendevano il ricco premio di “cento soldi cortonesi” cercando di infilare, al galoppo con una lancia in mano, un piccolo anello di ferro sospeso in aria. In occasione del Corteo Storico più di mille figuranti, tutti ricostruiti dopo un capillare lavoro di ricerca sul costume e sui personaggi, ripropongono la tradizionale processione del 1371 in onore di San Giovenale. I vicoli del borgo, illuminati dalle fiaccole e animati dallo sventolìo delle bandiere, fanno rivivere la suggestiva atmosfera che doveva caratterizzare il paese nel Medioevo.

2. A Otricoli, per assaggiare i manfricoli al pomodoro

La pasta artigianale detta “manfricoli” è la punta di diamante della cucina di Otricoli, borgo medievale non distante da Narni. Ma le delizie alimentari per autentici gourmet, da gustare in questo borgo nelle cui locande fece tappa addirittura Massimo D’Azeglio, non finiscono qui. Il riferimento per gli amanti della cucina genuina e tradizionale (che vengono a fare la spesa appositamente anche da Roma) è l’Antica Macelleria di Fabrizio Nunzi, dove il proprietario prepara delle ricercatezze uniche nel loro genere: come il capocollo lavato col vino e strofinato con aglio e pepe, oppure le salsicce stagionate sott’olio, ma anche la porchetta spalmabile e la crema di lardo palazzone. La crema tartufata per il classico “crostino orticolano” è un’altra delle gourmandises locali da non perdere, così come i legumi, l’olio extravergine a chilometro zero e le pappardelle all’uovo.

3. Escursione all'Abbazia di San Cassiano, splendido luogo del silenzio immerso nella natura 

L’Abbazia benedettina di San Cassiano, risalente al X secolo, è incastonata in un panorama di boschi e sentieri di rara bellezza, nelle vicinanze di Narni Scalo. Si può raggiungere in auto oppure a piedi, seguendo i sentieri ben segnati. Nel periodo primaverile in queste zone boscose è tutto un trionfo di fiori e farfalle. L’Abbazia, che è stata anche il set di alcune scene del film “Per Grazia Ricevuta” (con Nino Manfredi), è nota per il suo meraviglioso campanile romanico e per la chiesa con i capitelli che ripropongono i classici motivi floreali tipici dell’arte medievale. Meta ideale per i viaggiatori che ricercano itinerari tra arte, storia, cultura e spiritualità, l’Abbazia (fortificata da mura di cinta merlate) è ubicata sulle pendici scoscese del Monte Santa Croce, non distante dall’imboccatura della gola del fiume Nera, in una posizione dominante sull’antico tracciato della Via Flaminia. L’Abbazia sorse su un precedente monastero fortificato, risalente alle guerre gotiche del VI secolo. Questo luogo sacro ma fortificato aveva inoltre l'importante compito di vigilare sulla gola del Nera, che era l’ultima difesa del corridoio bizantino per assicurare la continuità territoriale fra Roma e Ravenna.

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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