Slow Travel fra le più belle fioriture d'Italia, ecco i 7 itinerari top da vedere e gustare "on the road"

Dall'Abruzzo all'Emilia Romagna, dall'Isola d'Elba alle Marche, fino al Friuli Venezia Giulia: tante idee per la Pasqua e i ponti primaverili

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Maria Serena Patriarca
Fioritura di lavanda in Piemonte

State già programmando le vacanze di Pasqua e per i ponti primaverili? L’ultimo trend è quello degli itinerari “slow travel” all’insegna delle fioriture, ideali per chi ama il fascino dei weekend on the road ad alto tasso di emozioni, alla scoperta di meravigliosi spettacoli della natura e dei territori circostanti in giro per l’Italia. Il viaggio “floreale”, adatto alle coppie, alle famiglie, ai gruppi di amici, si avvia a diventare un topic trend per l’imminente stagione primaverile e anche un richiamo per il turismo internazionale, specialmente per gli amanti dell'escursionismo e della buona tavola.

Dall’Abruzzo all’Isola d’Elba, dall’Umbria alle Marche: ecco i 7 itinerari top per i “flowers lovers”

Spostarsi in auto o in camper fra le varie regioni dello Stivale è uno dei modi migliori per vivere una full immersion di natura nelle location deputate alle fioriture per eccellenza: poesie di colori e profumi che trasformano il paesaggio in un’autentica opera d’arte. Per celebrare questi "dipinti" della natura e sfruttare l’arrivo della bella stagione, della Pasqua e dei ponti festivi, la piattaforma di camper sharing Yescapa ha identificato i 7 itinerari più spettacolari per ammirare le migliori fioriture in Italia, esplorando anche i territori circostanti: viaggi itineranti fra sterminati mosaici colorati che regalano momenti di pace e serenità, ma anche di cultura, arte, storia e spiritualità.

Esperienze rigorosamente slow, che uniscono le destinazioni naturali ai borghi, alle abbazie e alle eccellenze enogastronomiche ed artistiche di ogni area visitata.

Abruzzo: i crochi a Campo Imperatore

Sul promontorio abruzzese la neve che si scioglie permette a un fiore viola, esile ma deciso, di sbocciare, dipingendo il paesaggio di sfumature indimenticabili: si tratta del crocus, che da fine marzo a fine aprile trasforma letteralmente l’altopiano di Campo Imperatore. Vero e proprio poeta dei prati, decantato nell’Iliade e nel Cantico dei Cantici, il crocus dà vita a uno scenario dalla vivace tavolozza cromatica: le sue tonalità viola sbucano sul verde dei campi, incorniciati da tocchi di bianco della neve e dall’azzurro intenso del cielo limpido. Per non interrompere la full immersion nella natura, ci si può spostare verso il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, per lasciarsi stupire dalla ricca biodiversità di questo territorio e magari essere così fortunati da avvistare aquile reali, cervi, camosci e molte altre specie. Si prosegue verso il delizioso borgo di Santo Stefano di Sessanio, una cittadina di origine medievale ricca di botteghe di artigianato che incanta grazie alle architetture in pietra calcarea bianca con tetti in terracotta. Ci si potrà poi spostare verso il Castello di Rocca Calascio, antica fortezza che domina dall’alto le valli circostanti, scegliendo se in camper o a piedi, con una passeggiata di circa 3 ore.

Emilia Romagna: i ciliegi di Vignola, l’Hanami d’Italia

Con la sua delicatezza e fragilità, il fiore del ciliegio è visto come metafora della vita, fugace ma allo stesso tempo preziosa e bellissima. Questo concetto in Giappone si esprime con la tradizione dell’Hanami, ossia l’arte di ammirare le fioriture primaverili, ciliegi in primis: un rito lento e affascinante. Senza andare in terra nipponica, si può vivere questa esperienza anche in Italia. Rotta verso Vignola, centro emiliano famoso per i suoi ciliegi, che prima di regalare i suoi frutti donano i loro straordinari fiori, che tingono di bianco e rosa il panorama. Qui, dall’1 al 10 aprile 2023, si terrà la Festa dei Ciliegi in fiore, che ogni anno anima la città con stand enogastronomici, spettacoli e giochi per le famiglie, indirizzando i partecipanti verso la Via dei Ciliegi, strada ciclopedonale che costeggia il fiume Panaro. Per approfondire l’arte e la cultura terre emiliane, potete fare rotta anche sull’Abbazia di Nonantola, gioiello dell’architettura romanica locale e straordinaria testimonianza di 1300 anni di fede e storia. A pochi chilometri di distanza è possibile visitare Modena, regno delle tigelle, dei tortellini e del lambrusco, da non perdere anche per il suo centro storico, famoso per il Duomo romanico, la torre Ghirlandina e Piazza Grande, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Tappa finale? Castelvetro di Modena, delizioso piccolo borgo noto per la scacchiera gigante nella piazza principale, Piazza della Dama.

Toscana: trekking tra le ginestre all’isola d’Elba

Grazie alla sua estrema varietà di paesaggi, l’Elba ha un ricchissimo patrimonio floristico di oltre mille specie, molte delle quali in primavera si rivelano in tutto il loro splendore, trasformando diverse parti dell’Isola in un trionfo di fiori, colori e profumi. È il caso della ginestra, il fiore dorato tanto caro a Leopardi che si adatta a ogni tipo di terreno. A partire da maggio sarà possibile godere di uno scenario unico: ginestre a perdita d’occhio che ricopriranno di giallo oro le strade e i sentieri dei rilievi elbani, incorniciando il mare cristallino. Imperdibili i numerosi percorsi di trekking, come ad esempio il sentiero 103 sul Monte Capanne, la vetta più alta dell’Elba: un vero e proprio giardino incantato di macchia mediterranea e fiori vista mare. L’itinerario alla scoperta di questa perla del Mar Tirreno parte da Portoferraio, principale approdo e capoluogo designato da Napoleone in persona durante il suo esilio sull’isola; da visitare anche le due residenze napoleoniche, Villa dei Mulini, nel cuore del paese, e Villa San Martino, nelle campagne poco fuori dalle mura. Fra le spiagge più belle non perdete la Biodola, la spiaggia di Procchio o quella di Sant’Andrea, con una sosta nel paese balneare di Marciana Marina. Da qui ci si può spostare nell’entroterra a Marciana, antico borgo sulle pendici del Monte Capanne, immerso in una natura rigogliosa e incontaminata. Lungo il percorso non si possono non scoprire le ricche proposte enogastronomiche dell’isola: dalle zuppe di pesce (come il cacciucco o la sburrita) ai sapori della terra, dai piatti a base di cinghiale allo stufato di verdure detto gurguglione, senza dimenticare l’ottimo vino locale, l’Aleatico.

Umbria: il mosaico arcobaleno di Castelluccio di Norcia

Anche le lenticchie sono protagoniste di una fioritura eccezionale: ne è un esempio la distesa policroma di Castelluccio di Norcia, altopiano umbro nel Parco dei Monti Sibillini, che diventa un vero e proprio mosaico arcobaleno a fine maggio, durante il periodo della fiorita, come la chiamano gli abitanti locali. Il palcoscenico di questo spettacolo si trova a pochi chilometri dal centro storico di Norcia: si tratta in realtà di diverse spianate, Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, dove nel tempo è stata selezionata dagli agricoltori locali una varietà di lenticchia oggi nota come la lenticchia di Castelluccio IGP. I suoi fiori, dalle tonalità bianco celesti, sono accompagnati da un’infinità di altre specie: orchidee selvatiche, tulipani, senape selvatica, papaveri e fiordalisi, in un concerto cromatico sempre diverso, che si protrae fino a estate inoltrata, grazie a fioriture non sincrone che creano alternanze temporali di colori. Una prima tappa alla scoperta del territorio è il vicino borgo medievale di Norcia, rinomato per la lavorazione tradizionale di salumi e per il pregiato tartufo nero. Dopo questo tuffo nei sapori locali e nella storia secolare di Norcia, dirigetevi a Cascia, nota soprattutto come cittadina natale di Santa Rita, alla scoperta del grazioso centro storico e del Santuario dedicato alla Santa. Si può proseguire poi alla volta di Spoleto, tra le più affascinanti città d’arte umbre, col suo scenografico Duomo, l’antico teatro romano e il maestoso Ponte delle Torri, derivato da un acquedotto romano e alto ben 80 metri, che collega due fortezze, la Rocca Albornoziana e il Fortilizio dei Mulini.

Friuli Venezia Giulia: il giardino fiorito dei rododendri sul Monte Bivera

Nel nord est del Friuli Venezia Giulia, nelle Alpi Carniche verso il confine con l’Austria, si staglia il maestoso Monte Bivera, un paradiso di pace dalla cui cima si può ammirare l’arco alpino orientale e spingere lo sguardo lungo la pianura friulana, verso il mare. Quest’oasi verde da fine maggio diventa un vero e proprio giardino fiorito grazie ai rododendri, arbusti sempreverdi che trasformano i prati montani in un’esplosione cromatica dalle accese sfumature di rosa, rosso e viola. In questo scenario l’incanto dei colori e dei profumi dei rododendri crea un meraviglioso tappeto floreale unico nel suo genere. Una visita la merita Sauris, delizioso borgo costellato da malghe e pascoli tra i 1000 e i 1400 metri: vera perla delle Alpi, non a caso vincitore del “Best Tourism Villages 2022”, iniziativa delle Nazioni Unite che premia i luoghi dove il turismo preserva le tradizioni e la cultura locale, salvaguardando l'ambiente e la biodiversità. Fra i must to see del territorio anche l’Abbazia di Rosazzo (complesso di fondazione antica sui colli orientali del Friuli, immersa in giardini terrazzati) e il Giardino Viatori a Gorizia, con i suoi rododendri, azalee, lillà, ortensie, magnolie e centinaia di altri fiori. Per poi magari finire l’itinerario con una tappa a Trieste, e visitare il Parco e Roseto di San Giovanni, ex ospedale psichiatrico oggi uno dei roseti più grandi d’Italia.

Marche: la terra dei girasoli sul Monte Conero

Il giallo intenso di un’immensa distesa di girasoli che si perde verso l’orizzonte del mare: un paesaggio da favola che si fa realtà sul Monte Conero, promontorio a strapiombo sul mare che a primavera inoltrata e in estate si riempie di campi dorati di questo fiore “innamorato”, come secondo il mito la ninfa Clizia col dio Apollo. Si tratta di un’area ricca di girasoli che si sviluppa attorno al borgo di Sirolo, incastonato tra il blu dell’Adriatico e il verde del Conero, che in questo periodo si tinge di giallo. Numerosi gli agriturismi della zona, dove ammirare imperdibili tramonti. Dopo una visita a Sirolo, non si può non fare un salto alle vicine Due Sorelle, famosa spiaggia che prende il nome dai due faraglioni bianchi immersi nel mare azzurro, il simbolo più iconico della riviera del Conero. Da qui ci si può poi dirigere a Montefano, antico centro in posizione estremamente panoramica, adagiato sulle colline marchigiane punteggiate proprio dai girasoli. Infine, a pochi chilometri di distanza, tappa “poetica” a Recanati, città natale di Leopardi. Dopo una visita alla casa museo del poeta, si può salire al Colle dell’Infinito, che ispirò l’omonima poesia.

Piemonte: un tuffo provenzale nei campi di lavanda di Sale San Giovanni

Profumi avvolgenti e colori vibranti sono i protagonisti della fioritura della lavanda a Sale San Giovanni, piccolo borgo nel cuneese: un’atmosfera che rievoca la Provenza, senza valicare i confini nazionali. Utilizzata anche in ambito gastronomico, cosmetico e terapeutico, la lavanda è una pianta versatile ed estremamente profumata e offre uno spettacolo senza pari, che prende vita quando la primavera giunge al termine: la bellezza dei campi purpurei dalla fragranza inebriante è la cornice ideale per passeggiate all’insegna di una vacanza senza fretta. Il momento ideale della giornata per vivere questa esperienza immersiva è verso il tramonto, per ammirare le mille sfumature di questo fiore, dal lilla al blu, che cambiano a seconda dei riflessi della luce. Attraversando le campagne delle Langhe si raggiunge Bene Vagienna, antica cittadina medievale di origine antica, con testimonianze risalenti all’epoca romana come i resti del teatro e dell’anfiteatro. Da qui si riprende la strada verso il paese di Savigliano, per vedere la Torre civica e piazza Santarosa, chiusa da un continuum di portici e colorate facciate di edifici storici. L’itinerario termina a La Morra, piccolo borgo Patrimonio Unesco, inserito nella lista dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, famoso soprattutto per i suoi vitigni pregiati come il Nebbiolo, da cui si producono il Barolo e il Nebbiolo d’Alba.

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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