Marche, il Natale "magico" della Rocca di Frontone nella terra dei Montefeltro e dei tartufi

Giovedì 2 Dicembre 2021 di Luca Lippera
La Rocca di Frontone, nelle Marche settentrionali, domina la valle che scende verso Cagli e Acqualagna, patria dei tartufi

Ormai sta diventando uno dei luoghi più gettonati del Natale 2021, nel cuore antico e ancora autentico dell'Italia di Centro.  Frontone e la sua rocca milleneria, nell'area più "magica" delle Marche, contnuano ad attrarre tantissime persone nelle sale austere del castello: luci calde ma soffuse, banchetti, sciarpe, tessuti, artigianato, pupazzi, stelline, saponi con miscele sapienti, gastronomia, torroni e dolcetti per i bambini. L'antica Rocca appartenuta ai Duchi di Montefeltro, una terrazza naturale che dal Monte Catria guarda le colline che annunciano Urbino, città natale di Raffaello Sanzio, deve aver trasmesso qualcosa di potente a chi aspetta il Natale dopo venti mesi Covid perchè i mercatini natalizi organizzati dal Comune e dalla Pro Loco Frontone (su Facebook Pro Loco Frontone) hanno fatto il pienone e le visite continuano Una folla di visitatori, già la scorsa settimana, aveva affollato le sale del Castello e le vie del borgo, nato, si dice, attorno all'anno Mille, e divenuto poi un baluardo strategico, prima della famiglia Gabrielli di Gubbio, poi dei signori di Montefeltro nel Quattrocento.

Quando di sera il sole scende, la veduta dell'antico maniero illulinato dal basso è uno spettacolo. La stanze della Rocca di Frontone e i vicoli attorno alla vecchia fortezza (dove spesso fa capolino Francesco Totti, perché la famiglia della moglie Ilary Blasi viene da lì)  offrono - quest'anno ancora di più - una  carrellata sui prodotti tipici e artigianali della zona: lavori in legno, specialità gastronomiche, "biscotti della nonna", saponi frutto di antiche miscele, un corredo completo che racconta non solo la voglia di promuoversi ma la richezza del magnifico territorio che da Sassoferrato, Fabriano, CagliPergola va fino al mare. A pochi chilometri c'è anche Acqualagna, una delle patrie del tartufo, e, in una valle stretta, ombrosa e verde dell'Apppenno, l'Eremo di Fonte Avellana, caro a Dante Alighieri e a San Pier Damiani, dove i monaci hanno molto da raccontare.

 E' probabile che le peculiarità del posto - in alto, in mezzo alla natura, pure un po' al freddo - vengano moltiplicate in un tempo in cui tanti cercano l'atmosfera natalizia allontanandosi dalle città dove l'allarme Coronavirus viene ripetuto senza sosta nonostante i numeri molto, molto migliorati rispetto al 2020. La zona, poi, è ricca di sorprese e suggestoni. Come quelle che vengono offerte, alla sommità di una valle stretta e ombrosa, dalla Abbazia di Fonte Avellana, dove alcuni religiosi vivono frugalmente, pregando, meditando, accogliendo pellegrini. Anche se capita di vederli, a volte, in un semplice ma genuino ristorante della zona tra tagliatelle, cappellacci agli asparagi, crescia e grigliate, dove si mettono pure a cantare.  Dante Alighieri, il sommo poeta, evidentemente trovò qualcosa di speciale nell'atmosfera dei luoghi e ci si fermò.

Frontone , dopo la fine dei mercatini (l'ultimo dimenica 12 dicembre) sperimenterà quanto sia forte l'effetto calamita del cocktail che offre il luogo: bellezza, austerità e mistero che convivono nel vecchio maniero che dall'alto domina una valle. Ma quello del piccolo ma bellissimo borgo arrampicato su una collina appuntita non è un caso isolato. Tutte la zona settentrionale e centrale delle Marche, quella che forse ha conservato meglio le radici storiche e i riti della civiltà contadina, sembra turisticamente effervescente e si moltiplicano le iniziative. A Pergola, la cittadina dei "Bronzi", si celebra la Festa della Cioccolata e del Visciolato. L'associazione Pro Loco di Cagli ha organizzato decine di iniziative. Candelara, vicina a Pesaro, si affida - come da copione - alla luce dell candele in strada. Regnano fantasia e creatività anche a Fermignano, Fossombrone, Fratterosa e Monbaroccio.

I nomi possono suonare, a chi non è del posto, sconosciuti. Ma i piccoli posti dicono molto e a volte dicono in anticipo. C'è voglia di tornare a una vita il più possibile normale e i banchetti nei corridoi dell'antico fortilizio di Frontone - pupazzetti, colori, sciarpe, dolcetti, tutti "amici", a pensarci bene, di Babbo Natale - dicono che qualcosa si sta muovendo.

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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