Avventura e natura in Costa Rica per un viaggio a prova di adrenalina

Lunedì 24 Ottobre 2016 di Sabrina Quartieri
Scimmie cappuccino (foto di Instituto Costaricense de Turismo)

Uno stupefacente tappeto di luci infuocate. È così che appare la sconfinata valle di San José al calar della notte e, con lei, le dieci cittadine di questa immensa distesa luminosa che ospita, da sola, ben tre milioni di abitanti su un totale di cinque in tutta la Costa Rica. Il punto migliore per godersi questo scenografico spettacolo è il 'mirador' del ristorante 'Tiquicia', un posticino tipico e caratteristico, con cena al buffet e spettacoli di danze tradizionali, che si affaccia proprio su questo incredibile scenario.

 

Giusto il tempo di una tappa gourmet piena di fascino, una volta atterrati, e ci si rimette subito in viaggio alla scoperta delle bellezze naturalistiche e delle diverse avventure che offre il Paese centroamericano, abitato da 760 specie di uccelli (più degli Stati Uniti e del Canada insieme), 900 piante diverse, 1200 tipi di orchidee e il 10% di tutte le differenti farfalle che si trovano nel mondo. Proprio per l’eccezionale ricchezza della flora e della fauna della Costa Rica, dovuta al fatto che il Paese riunisce specie vegetali ed animali di entrambe le aree continentali americane, questa piccola nazione tra l’Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi rivolge una grande attenzione alle politiche di salvaguardia e conservazione dell’ambiente.

Lasciata San José, una capitale caotica che potrebbe deludere le aspettative di chi è abituato alle atmosfere coloniali del Centro America (il suo centro storico fu distrutto ben due volte a cavallo tra l’800 e il ‘900 a causa di devastanti terremoti), vale la pena dirigersi subito verso le mete che vengono considerate i paradisi naturalistici del Paese. Il 30% del suo territorio si compone infatti di aree protette e riserve anche private votate al turismo e le attrazioni che si possono provare sono davvero tante: si va dalle rilassanti cascate all'adrenalinica zipline, dal tour nella selva per avvistare animali mai visti prima, all'escursione per ammirare il fenomeno della deposizione delle uova da parte delle tartarughe marine. Unica raccomandazione: procurarsi una guida che conosca bene le zone in cui ci si avventura. Per il resto, si può stare tranquilli e godersi a pieno questo viaggio entusiasmante a contatto con la natura più remota e in compagnia di gente tranquilla, sorridente e pacifica. Il posto è quello giusto. D’altronde ‘Pura vida’, lo slogan dei ‘Ticos’ (così vengono chiamati i costaricensi), non lascia spazio a interpretazioni: godersi le cose il più possibile e per tutta la vita è un imperativo imprescindibile dell'esistenza. 


Adrenalina e relax all'Arenal per la zipline e le terme: un maestoso vulcano e, ai suoi piedi, cinque sorgenti d'acqua calda che creano un piccolo eden nascosto nella foresta pluviale, fatto di rivoli, cascatelle e piscine naturali. Dopo circa tre ore di viaggio dalla capitale, pian piano prende forma un incredibile spettacolo della natura: è il maestoso vulcano Arenal, un cratere alto 1600 metri vicino a una cittadina chiamata La Fortuna. Vittima della sua stessa natura, se da un lato questo gigante appare arido e roccioso per le improvvise colate laviche, dall'altro si mostra quieto, assopito e avvolto da una natura rigogliosa e florida. Per raggiungere le pendici del vulcano, bisogna affrontare quattro chilometri di strada sterrata in mezzo alla fittissima foresta pluviale. Una selva popolata da scimmie urlatrici e, nella parte più profonda, da puma e giaguari. Il punto finale del percorso battuto anche da appassionati di trekking, coincide con lo ‘Sky adventures’, ovvero la base di partenza per provare l’emozionante esperienza di stare sospesi in aria ad incredibili altezze (spaventose per i meno temerari). Il tour ‘Sky Tram & Sky Trek’ comincia da una piattaforma di osservazione nel punto più alto della Riserva Arenal.

Una terrazza naturale dalla quale si possono ammirare il verdissimo bosco, il lunghissimo lago (perfetto per il windsurf) e il possente vulcano. I cavi sospesi con cui ci si lancia coprono una distanza di 2.8 chilometri; sette in tutto, variano dai 30 ai 760 metri di lunghezza, con un’altezza dal suolo tra i 20 e i 230 metri. L’adrenalina non manca quindi, soprattutto quando si affronta la seconda tappa del tour, chiamata non a caso ‘Oh my god’: è l’esclamazione più frequente quando ci si incomincia ad imbracare, essendo questa la zipline più alta della Costa Rica. La più spettacolare invece rimane la sesta, che corre veloce lungo la foresta e regala una vista panoramica unica dello strettissimo specchio d’acqua che bagna l’Arenal (il costo totale del biglietto è di 70 euro per gli adulti e di 50 circa per i bambini). Finita l’avventura, comincia il relax: entrando alle vicine Terme Tabacón, ci si ritroverà immersi in un rigoglioso giardino tropicale con vista vulcano. Un luogo magnetico, intimo e rigenerante, grazie alle diverse piscine termali ricche di proprietà terapeutiche, ai massaggi anti-stress che è possibile provare e ai diversi trattamenti di bellezza che propone la struttura. La sera, poi, la luce soffusa, i vapori dell’acqua e i suoni delle cascate rendono l’atmosfera ancora più magica. Questo luogo mistico e nascosto nella selva ha anche un hotel per concedersi un soggiorno ‘da mille e una notte’. Ne fa parte lo Shangri-La Gardens, un angolino del resort dotato di divani-letto a baldacchino e piscinette private, considerato da molti uno dei posti più romantici della Costa Rica (la camera parte da circa 300 euro a notte; l’ingresso giornaliero alle terme è di 80 euro). 


Tappa al Tortuguero, il parco nazionale più visitato della Costa Rica: per raggiungerlo, si può salire a bordo di un battello e navigare La Suerte, un piccolo Mekong tagliato da frotte di farfalle gialle e popolato da coccodrilli che, guardinghi, scrutano i forestieri dagli argini di questo letto d'acqua sospeso nel tempo. Questo fiume, selvaggio e incontaminato, tutto d'un tratto si fa doppio per continuare verso il Nicaragua o per raggiungere, appunto, il Parco Nazionale più visitato del Paese: Tortuguero, dove migliaia di tartarughe marine, prima del lungo letargo, vanno a deporre centinaia di uova. Pernottando nei lodge della sconfinata riserva nel nord-est del Paese, si viene svegliati la mattina molto presto da gruppi di scimmie urlatrici che ripetono come un mantra un verso così forte, da lasciar credere che al loro posto ci siano in realtà dei felini feroci. I ragni, le tarantole e i gechi sono invece inquilini a cui bisogna abituarsi presto. Ma vale la pena prendere confidenza in fretta con questo posto. E' qui infatti che si può vivere l'esperienza più stupefacente forse, un momento sacro che ha a che fare con il miracolo della vita. Di notte, assieme alle guide locali e ai rangers, su una spiaggia buia e puntellata di lucciole, si assiste alla deposizione delle uova da parte delle tartarughe marine verdi (in tre mesi possono tornare dalle 4 alle sette volte e lasciare fino a un massimo di mille uova).

La meraviglia per chi partecipa la prima volta a questa escursione è totale: mentre l’animale è in trance nel momento più delicato della sua esistenza, in religioso silenzio ci si mette intorno alla buca appena scavata. La commozione e lo stupore raggiungono il culmine quando, subito dopo aver depositato le uova, la tartaruga, con le sue quattro pinne, sfinita dalla fatica lavora la sabbia per proteggere il nido e costruirne uno vuoto che servirà a confondere i predatori (sono tantissimi gli avvoltoi nella zona). Una volta messo tutto al sicuro, la mamma tornerà in mare. Da quel momento, dovranno trascorrere 60 giorni prima di sapere se una di quelle tartarughine ce la farà (se ne salva di media una su mille). La più fortunata, una volta fuori dal guscio raggiungerà l’acqua per nuotare lontano e solo dopo 25 anni, da adulta, tornerà sulla stessa spiaggia per deporre le sue uova (il prezzo del tour è di circa 30 euro). Ma non finisce qui, perché il Tortuguero è un luogo ricco di sorprese. Affittando una barca (sempre con una guida al seguito), ci si potrà ritrovare a pochi centimetri da un cucciolo di caimano di mezzo metro, da giganti iguana, da picchi dal becco d’argento, colibrì, farfalle, rane o aironi color blu minore, una specie sempre più rara. Ancora, si avrà l'opportunità di osservare bradipi appesi a un ramo o gruppi di scimmie ragno, urlatrici e cappuccino saltare da un albero all’altro. Sono loro infatti gli esseri viventi che più spesso si incontrano immergendosi nell'incomparabile natura di questa immensa riserva, dichiarata Parco Nazionale nel 1975.

Una foresta pluviale di 45mila ettari, che conta circa 35 specie diverse di piante per ettaro (dieci in più della Foresta Amazzonica), attraversata da canali d'acqua sia dolce che salata, e per questo abitati anche da squali che arrivano dal mare. Una zona considerata tra le più esotiche al mondo e perciò, tra le più visitate. Per raggiungerla, ci si ferma al colorato villaggio Tortuguero, adagiato sul canale. Ci si arriva in battello, navigando per circa un’ora, oppure provando l’esperienza del volo su un caravan da dieci posti. Le compagnie aeree Natur air o Sansa atterrano proprio vicino il centro abitato, su una strada asfaltata riadattata a pista. Per salire a bordo, bisogna pesarsi su una bilancia e verificare che il proprio bagaglio non superi i 12 kg; il peso di chi acquista un biglietto aereo invece deve essere di massimo 140 kg. Ogni singola tratta costa circa 70 euro e l’esperienza che si vive va ben oltre il semplice volo: la bellezza del panorama che separa la meta da San José è qualcosa di straordinario. Quello che accade, in genere, è che si rimane a bocca aperta di fronte all’immensa distesa di ‘mare verde’ delle tante piantagioni di banane e di ananas, e ancora davanti al maestoso cratere Turrialba, di oltre 3300 metri, immerso nel Parco Nazionale Braulio Carrillo, oppure, infine, quando si sorvola la spettacolare porta di accesso alla capitale, così tanto stretta tra le solenni catene vulcaniche della valle centrale della Costa Rica (per informazioni: www.visitcentroamerica.com).

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 18:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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