Coronavirus, Vaticano, anticipa la fase 2 e riapre il magazzino degli abiti e dei sigari

Lunedì 20 Aprile 2020 di Franca Giansoldati
Coronavirus, Vaticano, anticipa la fase 2 e riapre il magazzino degli abiti e dei sigari

Città del Vaticano – Il Vaticano ha avviato la fase 2 dell'emergenza coronavirus: già da stamattina ha dato ordine di riaprire alcuni uffici sotto la gestione del Governatorato, come per esempio i magazzini dove si vendono sigarette e abiti.

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Hanno ripreso a funzionare (sebbene a regime ridotto). Praticamente in anticipo rispetto alle disposizioni che erano state diffuse alcune settimane fa e prorogavano fino al tre maggio «tutte le misure per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19».




I Musei Vaticani, invece, resteranno totalmente chiusi sino a data da destinarsi, anche se questo comporta per il piccolo stato pontificio un enorme sacrificio in termini finanziari, visto che grazie agli ingressi giornalieri e agli introiti legati alle attività collaterali del museo - dagli shop, alla ristorazione e alle guide - poteva contare su ricavi di diverse decine di milioni ogni mese. La speranza è poterli riaprire prima di settembre anche se ad oggi non è possibile fare nessuna ipotesi perché tutto il settore del turismo è fermo ovunque. Probabilmente è possibile che in prospettiva i Musei attuino delle visite private, per gruppi minimi, molto controllati, ma al momento sono solo ipotesi e non ci sono decisioni all'orizzonte. 

Una circolare del Governatorato firmata da monsignor Vergez ha disposto che da oggi ogni ufficio riprenderà ad essere operativo con le dovute misure di sicurezza. Per i dipendenti si tratta di osservare tutte le regole previste. 

E' stato stabilito anche – per esempio per i custodi del museo – che chi non potrà riprendere il proprio impiego, accumulerà una sorta di monte ore ‘in negativo’. Una eventualità che riguarda chi non ha modo di lavorare in smart working ma che offre a tutti la garanzia di mantenere la base dello stipendio integra per questo periodo di crisi eccezionale.



Insomma, piano piano, con tante precauzioni, la vita dentro le Mura Leonine ricomincia lentamente. Gli altri uffici del Vaticano – le congregazioni e i pontificio consigli,  – posti sotto una altra giurisdizione rispetto a quella del Governatorato -, hanno limitato l'attività interna, fermo restando di garantire un presidio per svolgere le attività minime e restare a disposizione delle conferenze episcopali del mondo. La macchina vaticana ha messo al minimo il motore e si prepara a rimetterlo in modo tenendo conto delle disposizioni italiane. 

In questo periodo di lockdown sono sempre rimasti aperti i servizi essenziali tra cui il Fas, la farmacia vaticana e il supermercato dove si poteva entrare in modo contingentato 


 

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