La Grande Moschea di Roma definisce l'attentato terroristico di Vienna «un atto satanico».
«Siamo chiamati come musulmani, non solo ad interagire con gli effetti di questi delitti, ma ad impegnarci nel debellare preventivamente queste azioni diaboliche al momento della loro semina e germinazione» ha affermato.
Redouane ribadisce in particolare che «i terroristi non devono trovare ambienti accoglienti o complici. Il silenzio e l'indifferenza sono una sorta di omertà inaccettabile. Dobbiamo bannare l'ambiguità e il doppio linguaggio dalla nostra retorica, dai nostri sermoni e dai nostri processi formativi ed educativi destinati particolarmente alle nostre nuove generazioni».