Città del Vaticano - Un fondo di investimento ad alto impatto sociale per far diventare le suore africane più indipendenti e, di conseguenza, più protette da vessazioni e abusi da parte del clero locale.
A raccontare questa realtà è Vatican News che dedica una ampia attenzione a questo progetto. «Purtroppo la realtà degli abusi nella vita consacrata femminile si viene a conoscere con una certa riservatezza. Le suore non sempre parlano a voce alta», dice Small. «Loro hanno paura, devono continuare a vivere in quei contesti e soffrono (...) le suore il più delle volte non hanno una relazione adulta, ma di schiavitù». Papa Francesco stesso, nel videomessaggio di preghiera per il mese di febbraio, invitava infatti le suore a lottare quando, in alcuni casi, vengono trattate ingiustamente, anche all'interno della Chiesa, quando il loro servizio, che è tanto grande, viene ridotto a servitù. E a volte da uomini di Chiesa.
Il fondo ha investito un milione di dollari per l’ospedale più antico e più grande della Nigeria, fondato da religiose. «È vero che le suore non hanno le stesse risorse dei preti, ma ci sono 75mila religiose in tutto il Continente che svolgono un lavoro enorme. Hanno capacità, hanno entrate nella vita ministeriale, possono sopportare un prestito del genere, con un tasso peraltro molto basso».
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