Papa Francesco, giro di vite alla "fabbrica dei santi": un regolamento per le beatificazioni contro il far west dei postulatori

Alcune cause sono venute a costare anche oltre 750mila euro

Sabato 16 Ottobre 2021 di Franca Giansoldati
Papa Francesco, giro di vite alla "fabbrica dei santi": un regolamento per le beatificazioni contro il far west dei postulatori
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Città del Vaticano – Fino al pontificato di Benedetto XVI i costi delle beatificazioni e delle canonizzazioni sono saliti alle stelle. Alcune cause sono venute a costare anche oltre 750mila euro. Per esempio quella di Antonio Rosmini avvenuta nel 2007.

Capitoli di spesa salatissimi che misteriosamente lievitavano di passaggio in passaggio, spesso senza alcun controllo sulle spese a carico delle congregazioni religiose che spingevano per far diventare beato o santo il proprio fondatore. Il sospetto che ha sempre aleggiato è che vi fossero dei rivoli di denaro impropri, frutto di conti gonfiati dovuti a scarsi controlli amministrativi. Ci sono stati anche postulatori (non tutti) che percepivano fior di emolumenti, cumulandoli, senza alcun tetto, anche perché non vi erano limiti o tariffari. Altri, invece, che amministravano con grande libertà le risorse raccolte per promuovere le cause. 

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Papa Francesco, giro di vite alla "fabbrica dei santi"

Un far west della santità che venne fuori quasi alla fine del pontificato di Benedetto XVI anche se la questione venne affrontata solo con l'arrivo di Papa Francesco. Dopo un lungo lavoro affidato all'allora prefetto della Congregazione dei Santi, il cardinale Angelo Becciu, è stato diffuso alcuni giorni fa il primo regolamento che limita i movimenti d'azione della figura del postulatore. Al tariffario generale (già in vigore da qualche anno) si sono aggiunte le regole tassative alle quali dovranno attenersi i postulatori, figure centrali per le beatificazioni e le canonizzazioni che svolgono un ruolo cerniera tra il Vaticano e chi vuole promuovere la causa.

Cause limitate

Il Papa ha limitato il numero di cause che possono portare avanti (il tetto massimo ora è 30, mentre prima era illimitato). Ha stabilito che al raggiungimento degli 80 anni vadano in pensione. Ma è sui compensi che la mano è stata particolarmente rigorosa. Il postulatore ha diritto a «un equo compenso proporzionato al lavoro effettivamente svolto», ma «non deve esigere né ricevere uno stipendio legato alla sua nomina per ogni singola causa», e comunque può lavorare «anche a titolo gratuito». Inoltre «non può svolgere l’incarico di amministratore del fondo dei beni della causa». Un punto delicatissimo, visto che molto spesso per accelerare la raccolta o lo studio dei documenti e le eventuali traduzioni vengono attivate sottoscrizioni di fedeli e inglobati generosi lasciti. Il Papa ha, infine, stabilito che i postulatori non sono dipendenti della Santa Sede e «non possono fruire del regime fiscale dell’articolo 17 del Trattato Lateranense». In pratica dovranno muoversi con assoluta trasparenza e senza alcuna eccezione. 

I divieti e le procedure

Francesco ha vietato, infine, che i postulatori ricoprano incarichi presso la congregazione dei santi come periti medici, consultori, teologi. Il meccanismo per arrivare ad una beatificazione è piuttosto lungo e complesso. La causa di un Servo di Dio viene iniziata dal vescovo, sia d’ufficio, o su istanza del postulatore, che agisce su mandato dei richiedenti (diocesi, movimenti, associazioni, comitati, conferenze episcopali). Quando il postulatore riceve l'incarico assume la «responsabilità morale e finanziaria» – ha stabilito Francesco - promuovendo e coordinando tutte le attività per divulgare la conoscenza del servo di Dio. Spetta a lui provvedere alla raccolta dei materiali, dei documenti, scrivere e stampare la 'Positio', cioè la biografia che attesta la vita spesa all'insegna del Vangelo del candidato alla beatificazione.

Durante il pontificato di Papa Francesco sono stati canonizzati e beatificati quasi mille campioni della fede. Il record spetta a Karol Wojtyla che fece più canonizzazioni che tutti i Papi degli ultimi quattro secoli messi assieme. Durante il suo pontificato ha fatto 1.345 beati e 482 santi, che da soli rappresentano più della metà delle santificazioni della Chiesa cattolica a  partire dalla nascita della Congregazione dei Riti, l'attuale Congregazione per le cause dei santi. 

 

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA