Russia, il Patriarca Kirill ai 300.000 cittadini chiamati da Putin a combattere: «Se muori per il tuo Paese sarai con Dio»

Il capo della Chiesa ortodossa russa: "Se darete la vita per il vostro Paese, sarete con Dio nel suo regno"

Venerdì 23 Settembre 2022 di Franca Giansoldati
Russia, il Patriarca Kirill ai 300.000 cittadini chiamati da Putin a combattere: «Se muori per il tuo Paese sarai con Dio»

Città del Vaticano – Combattere contro gli ucraini e morire in battaglia vi farà entrare dritti in paradiso. Il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, torna a scendere in campo con tutta la sua autorità morale sui fedeli ortodossi russi per esortarli a non avere paura della morte in seguito alla decisione del presidente Vladimir Putin di mobilitare le truppe di riserva per combattere in Ucraina. «Andate con coraggio a compiere il vostro dovere militare.

E ricordate che se darete la vita per il vostro Paese, sarete con Dio nel suo regno, nella gloria e nella vita eterna». Proprio come aveva fatto all'inizio della cosiddetta “operazione militare speciale” quando era intervenuto per impartire la benedizione alle truppe che partivano per una «guerra giusta», «e moralmente plausibile» per contrastare l'avanzata del male e delle correnti diaboliche e omosessuali dell'occidente, anche stavolta Kirill parla con toni apocalittici rincuorando i coscritti a morire per una causa superiore. 

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In un sermone pronunciato al monastero Zachatyevsky di Mosca Kirill anche stavolta ha benedetto la decisione di Putin di richiamare circa 300.000 riservisti a combattere.

«Dobbiamo essere molto forti. Quando dico “noi”, intendo le Forze Armate in primo luogo, ma non solo – oggi tutto il nostro popolo dovrebbe, per così dire, svegliarsi, svegliarsi, capire che è giunto un momento speciale, da cui può dipendere il destino storico del nostro popolo. Rivolgetevi ai rappresentanti delle nostre forze armate, rivolgetevi a loro, e attraverso di loro al nostro esercito e alla nostra marina, a tutti i difensori della Patria, affinché si rendano conto dell’importanza storica del momento che stanno vivendo», ha affermato. E ancora: «Andate con coraggio ad adempiere al vostro dovere militare e ricordatevi che se date la vita per il vostro Paese sarete con Dio nel suo Regno che vi darà gloria e vita eterna».

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In una celebrazione per le forze armate avvenuta i primi di aprile Kirill aveva parlato delle motivazioni nobili dei soldati. «Siamo un Paese che ama la pace, ma amiamo la nostra Patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro Paese».  Aggiungendo che la Russia è una nazione che ama la pace e non ha desiderio di guerra ma «saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro Paese».

Secondo il capo della Chiesa ortodossa russa la maggior parte dei Paesi del mondo è ora sotto «l'influenza colossale di una forza, che oggi, purtroppo, si oppone alla forza del nostro popolo. Allora dobbiamo essere anche molto forti. Quando dico “noi”, intendo, in primis, le forze armate ma non solo. Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi».

 

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA