Benedetto XVI è grave: infezione al viso. Ha già indicato dove vuole essere sepolto

Martedì 4 Agosto 2020 di Franca Giansoldati
Ratzinger è grave: infezione al viso. Ha già indicato dove vuole essere sepolto

CITTÀ DEL VATICANO Chiuso nel monastero sul punto più alto del colle vaticano, in questa estate di isolamento forzato per tutti, Ratzinger è più debole che mai, immerso in una solitudine che non avrebbe mai immaginato talmente vasta dopo la scomparsa del fratello, all'inizio del mese scorso.

La perdita è stata così enorme da avere avuto probabilmente ripercussioni anche sulla sua salute fisica: sebbene sia lucidissimo, chi lo accudisce non nasconde che le sue energie si assottiglino piano piano. Ogni giorno un po' di più. A rompere il riserbo sulla sua privacy è stato il suo biografo, lo scrittore tedesco Peter Seewald. La scorsa settimana è arrivato a Roma per la solita amichevole conversazione e per donargli una copia della sua biografia più completa. Seewald si è trovato di fronte un anziano fragilissimo, con appena un filo di voce, quasi impossibilitato a parlare per via della fissità dei muscoli del viso. Le voci di conseguenza si sono accavallate rimbalzando dalla Germania, all'Italia. Monsignor Gaesnwein il segretario solo in serata è intervenuto per rassicurare che Benedetto XVI non sta morendo, che «le sue condizioni non destano particolare preoccupazione: sono quelle di un anziano di 93 anni che sta superando la fase più acuta di un brutto herpes».

Benedetto XVI gravemente malato dopo la morte del fratello Georg. «Ha una seria infezione al viso»
Morto Georg Ratzinger, fratello maggiore del Papa Emerito Joseph Ratzinger

AURA DI MISTERO
Il fatto è che la salute del Papa emerito (perennemente circondata da un'aura di mistero) dopo la morte dell'adorato fratello don Georg si sta rivelando un fattore non secondario. Come se l'onda d'urto del lutto recente, la perdita dell'ultimo componente della sua famiglia, si stesse trasformando in qualcosa di troppo forte da sopportare per un anziano, persino per un fisico resistente come il suo. Ultimamente Joseph Ratziznger è tormentato da un doloroso herpes facciale che gli sta causando grandi sofferenze e qualche linea di febbre. Il disturbo si è sviluppato nella parte sinistra del volto. Secondo le pochissime notizie filtrate dal monastero dove Ratzinger vive dal 2013, anno delle sue dimissioni da Papa, il virus di per sé è piuttosto banale e generalmente è superabile per chi ha buone difese immunitarie mediante una massiccia dose di antibiotici. Tuttavia potrebbe addirittura rischiare di compromettergli la vista se non reagisse bene alle cure.
 



La vista è un vero e proprio tallone d'Achille per l'intera famiglia Ratzinger. Anche il fratello don Georg soffriva di un grave problema agli occhi fino ad arrivare, nel suo ultimo periodo, alla cecità completa. L'eripisela questo il nome dell'herpes avrebbe intaccato le basse difese immunitarie di Benedetto XVI nel periodo in cui gli arrivavano da Ratisbona notizie sempre più tragiche relative al precipitare della salute del fratello maggiore. Scontrandosi con i medici e i collaboratori più stretti che gli suggerivano di non fare azzardi nel prendere aerei, Joseph Ratzinger non ha esitato e si è imposto intraprendendo un viaggio a Ratisbona per restare al capezzale del fratello, il tempo di visitare la tomba dei genitori e della sorella nel cimitero alle porte della cittadina bavarese, celebrare la messa accanto a don Georg, tenergli la mano, accarezzarlo per una ultima volta. Quando è morto, i funerali del fratello il papa emerito li ha potuti seguire solo dalla televisione. L'herpes già lo aveva intaccato, come mostrano le fotografie impietose scattate al suo arrivo all'aeroporto, seduto su una carozzella, il volto rosso, tumefatto e reso fisso dalla malattia virale.

Secondo Seewald - che ha rilasciato una intervista con il quotidiano Passauer Neue Presse - il Papa emerito è più che mai estremamente fragile. Il suo pensiero e la sua memoria sono integri, ma parla con un filo di voce tanto che si fatica ad udirlo. Ha già scritto un testamento spirituale lasciando disposizioni di leggerlo e pubblicarlo dopo la sua morte. Joseph Ratzinger ha anche stabilito dove essere sepolto, indicando l'ex tomba di Giovanni Paolo II nella cripta di San Pietro, lasciata libera dopo che l'urna con i resti del Papa polacco sono stati sistemati in basilica dopo la sua canonizzazione, in una cappella laterale accanto alla Pietà Michelangelo nella zona d'ingresso di San Pietro.
 

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA