Città del Vaticano – Un pezzo da novanta del collegio cardinalizio, il cardinale tedesco Reinhard Marx, membro del consiglio di cardinali che guida il Papa sulla via delle riforme in curia – ha spezzato una lancia a favore dei preti sposati. «Perchè no?»
Il tema tabù - che non appena si tocca fa aleggiare lo spettro di uno scisma nella Chiesa - è stato affrontato da Marx durante una cerimonia pubblica in Baviera, mentre parlava delle difficoltà che sta ultimamente incontrando l'istituzione ecclesiastica con il continuo calo delle vocazioni, le parrocchie senza sacerdoti e la diminuzioni dei nuovi preti.
Non c'è Chiesa cattolica senza sacerdoti: ma come sarà il futuro dei sacerdoti? Forse avremo anche sacerdoti non celibi: perché no?». Poi il cardinale ha aggiunto che la Chiesa dovrebbe affrontare il tema e che l'interruzione obbligata di tante attività causata dalla pandemia potrebbe rappresentare una sorta di «pausa creativa» per vescovi e cardinali.
In Germania
In Germania non è il primo vescovo che interviene nel pubblico dibattito con l'obiettivo di rivedere il celibato sacerdotale. Il tema, tuttavia, è considerato altamente esplosivo perchè al momento la maggioranza del collegio cardinalizio è contraria a qualsiasi apertura. Papa Francesco aveva cercato di aprire una discussione per l'Amazzonia, visto che da tempo la Chiesa amazzonica è sofferente per la mancanza di missionari e sacerdoti. Al sinodo dedicato a questo enorme regione, grossa quasi quanto l'Europa per estensione, era stata avanzata la richiesta di esame.
Il confronto, tuttavia, si è chiuso ermeticamente a seguito della pubblicazione del libro del cardinale Robert Sarah e del Papa Emerito Ratzinger. Entrambi scrivevano che il celibato è indispensabile. Papa Francesco per non spaccare ulteriormente la Chiesa ha lasciato le cose come stavano. In prospettiva sarà però interessante vedere come evolve il dibattito in Germania e come questo dibattito verrà accolto da Roma.