Pedofilia in Vaticano, il Papa chiede scusa alle vittime di McCarrick: «Punito in ritardo perché i controlli non hanno funzionato»»

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Franca Giansoldati
Pedofilia in Vaticano, il Papa chiede scusa alle vittime di McCarrick: «Punito in ritardo perché i controlli non hanno funzionato»»

Città del Vaticano - «Ieri e' stato pubblicato il Rapporto sul doloroso caso dell'ex cardinale Theodore McCarrick. Rinnovo la mia vicinanza alle vittime di ogni abuso e l'impegno della Chiesa per sradicare questo male» ha detto stamattina Papa Francesco al termine dell'udienza generale che, come ormai avviene da una settimana, si svolge al chiuso, in biblioteca senza la presenza dei fedeli per evitare contagi.

Francesco ha espresso dolore per chi in questi anni è finito schiacciato e abusato dall'ex cardinale americano, ridotto allo stato laicale nel 2018 e cacciato dal collegio cardinalizio, solo dopo che l'opinione pubblica americana si era fatta sentire ed erano emerse nuove schiaccianti evidenze di abusi su minori.

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Eppure il caso di Theodore McCarry, oggi ultraottantenne e ritiratosi in un monastero, chiama in causa, a vari livelli, un intero sistema perchè la sua vicenda si sviluppa attraverso tre pontificati. E fa affiorare tante domande, una su tutte: come sia stato possibile che sin dall'inizio della sua carriera abbia potuto avanzare nonostante le tante chiacchiere sulla sua vita privata, come abbia potuto scalare la gerarchia ecclesiastica fino a essere nominato vescovo, arcivescovo e poi cardinale, superando tutti i controlli interni e i rigidi protocolli previsti per le nomine. 

Le risposte a queste domande sono contenute nelle oltre 400 pagine di un rapporto scritto in due anni, comprensivo di deposizioni e dove sono stati passati a setaccio i documenti riservati conservati in diversi archivi. Negli archivi delle diocesi in cui McCarrick ha lavorato, nella nunziatura, nella congregazione dei vescovi e in Segreteria di Stato. Tanti documenti (compreso lettere anonime scritte da mamme di ragazzini) non vennero ritenuti credibili e, di conseguenza, furono accantonati. 

Nel frattempo McCarrick assumeva sempre più peso nella Chiesa per il suo ruolo nella Papal Foundation, un ente caritativo sempre munifico verso la Santa Sede. L'ex cardinale era influente e aveva un ruolo da play maker anche nella politica internazionale. Andava a cena con presidenti, ambasciatori, con Obama, tesseva la rete diplomatica per il Papa in Cina, in Vietnam. Era difficile non tenere conto delle sue osservazioni. 

Nel rapporto viene descritto il suo rapporto con il potere mentre, in parallelo, le denunce contro di lui finivano su un binario morto. Papa Ratzinger provò a punirlo, chiedendogli di non apparire più in pubblico, ma McCarrick forte del suo ruolo ha continuato a viaggiare a nome e per conto del Vaticano, come viene spiegato nel rapporto. Papa Francesco lo punì solo nel 2018, anche se alcuni suoi collaboratori gli chiesero in due circostanze di affrontare il caso, già nel 2013.  

Ultimo aggiornamento: 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA