Città del Vaticano – Importante svolta da parte della Chiesa tedesca nella lotta alla pedofilia. Le vittime di abusi avranno diritto a risarcimenti più elevati a partire dal primo gennaio.
Con queste nuove regole i pagamenti saranno in linea con i risarcimenti disposti dai tribunali civili e quindi arriveranno fino a 50.000 euro. Inoltre, le vittime avranno diritto al rimborso delle spese sostenute per la terapia psicologica. Finora le vittime avevano ricevuto pagamenti di 5.000 euro per i casi meno gravi, e poco di più per quelli più gravi.
I sette membri della commissione sono stati designati dalla conferenza episcopale ma dovranno agire e decidere in modo assolutamente autonomo dalle strutture ecclesiastiche. Si tratta di persone di chiara fama nell'ambito medico, psicologico, accademico, forense.
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Le nuove regole prevedono che le vittime che hanno subito abusi, sia minorenni che adulti, si mettano in contatto con gli esperti per un colloquio preliminare e per la compilazione di un modulo obbligatorio per la richiesta. Il modulo viene inoltrato all'Uka che stabilirà la somma e ne ordinerà il pagamento. La vittima verrà informata e risarcita direttamente dalla Uka.
Secondo la Conferenza episcopale tedesca, circa 2.400 domande sono già state trattate secondo questo criterio. All'inizio del 2021, i nuovi moduli di domanda saranno disponibili sul sito web della Conferenza Episcopale all'indirizzo www.dbk.de. L'ufficio dell'UKA sarà raggiungibile dal 7 gennaio.
C'è da sperare che questo nuovo modo di operare della Chiesa tedesca basato sulla immediatezza, la trasparenza, la semplicità delle procedure possa fare da traino a tante conferenze episcopali europee (tra cui quella italiana) ancora basate su criteri opachi e poco accoglienti nei confronti delle vittime degli abusi.