Francia, pedofilia nella Chiesa: 11 vescovi sotto accusa per abusi, tra cui il cardinale Ricard che si ritira

Si tratta di una gigantesca operazione 'verità' che la Chiesa francese ha deciso di portare avanti con trasparenza e coraggio dopo la crisi che si era aperta con la pubblicazione dell'ormai famoso rapporto della CIASE

Lunedì 7 Novembre 2022 di Franca Giansoldati
Francia, pedofilia nella Chiesa: 11 vescovi sotto accusa per abusi, tra cui il cardinale Ricard che si ritira

Città del Vaticano – Terremoto senza precedenti nella Chiesa di Francia sul fronte degli abusi. Stavolta ad essere messi sotto accusa sono ben undici vescovi, tutti accusati da diverse vittime. Tra questi anche il cardinale Jean Pierre Ricard che ha ammesso pubblicamente di avere molestato una ragazzina di 14 anni quando era semplice parroco, 35 anni fa. «Mi sono reso responsabile di una condotta sbagliata e riprovevole e il mio comportamento ha causato a questa persona delle conseguenze gravi e durature.

Mi sono incontrato con lei e le ho chiesto perdono e rinnovo anche ora le mie scuse sia a lei che alla sua famiglia. Per questa ragione ho maturato la decisione di ritirarmi a vita privata e in preghiera. Infine chiedo perdono anche a coloro che sono rimasti colpiti e feriti da tutto questo. E' un atto difficile ma di fronte alla sofferenza vissuta delle vittime non posso nascondere la mia responsabilità» ha scritto in una nota il porporato, classe 1944 e già arcivescovo emerito di Bordeaux. 

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Si tratta di una gigantesca operazione 'verità' che la Chiesa francese ha deciso di portare avanti con trasparenza e coraggio dopo la crisi che si era aperta con la pubblicazione dell'ormai famoso rapporto della CIASE, una commissione indipendente, guidata da un magistrato, istituita con il beneplacito dei vertici della conferenza episcopale. Da questo studio statistico erano emersi decine di migliaia di casi di abusi commessi da religiosi e sacerdoti nell'arco di settant'anni. Un passaggio doloroso ma necessario secondo le regole della trasparenza volute dal Papa che anche ieri, durante il volo di ritorno dal Bahrein, ha spiegato ai giornalisti di avere riaperto alcuni casi che in passato la giustizia ecclesiastica non aveva approfondito e verificato bene. «Stiamo lavorando con tutto quello che possiamo ma ci sono persone dentro la Chiesa che ancora non vedono chiaro, non condividono... è un processo quello che stiamo facendo e lo stiamo portando avanti con coraggio e non tutti abbiamo coraggio; delle volte c'è la tentazione dei compromessi, e siamo anche tutti schiavi dei nostri peccati ma la volontà della Chiesa è di chiarire tutto. Per esempio, ho ricevuto negli ultimi mesi due lamentele per casi di abuso che erano stati coperti e non giudicati bene dalla Chiesa: subito ho chiesto di studiare di nuovo (i due casi) e ora si sta facendo un nuovo giudizio; c'è anche questo quindi, la revisione di giudizi vecchi, non ben fatti. Facciamo quello che possiamo».

Il nuovo capitolo francese riguardante vescovi e arcivescovi abusatori o insabbiatori è stato aperto da monsignor Eric de Moulins-Beaufort durante un briefing con la stampa a Lourdes. «Ci sono ora sei casi di vescovi che sono stati implicati davanti alla giustizia del nostro Paese o alla giustizia canonica . Altri due, che non sono più in carica, sono attualmente indagati dalla giustizia del nostro Paese in seguito alla denuncia di un vescovo e a una procedura canonica; un terzo è stato denunciato al pubblico ministero, a cui non è stata data finora alcuna risposta, e ha ricevuto dalla Santa Sede provvedimenti di limitazione del suo ministero», ha aggiunto.

Un altro caso che ha causato choc presso l'opinione pubblica riguarda il vescovo Michel Santier, sanzionato nel 2021 dalle autorità vaticane per «abusi spirituali che sfociano nel voyeurismo su due uomini adulti» negli anni '90. I 120 membri della conferenza episcopale francese sono riuniti da giovedì scorso a Lourdes per l'assemblea plenaria autunnale. Uno degli obiettivi è quello di lavorare su "proposte concrete" per migliorare la comunicazione e la trasparenza delle misure canoniche contro i chierici coinvolti in casi di violenza sessuale.

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