Il Patriarca di Mosca ai vescovi europei: fate pressing sui vostri governi perché la guerra non deflagri

Giovedì 24 Marzo 2022 di Franca Giansoldati
Il Patriarca di Mosca ai vescovi europei: fate pressing sui vostri governi perché la guerra non deflagri

Città del Vaticano - Il Patriarcato di Mosca chiede a tutte le conferenze episcopali europee di esercitare pressione sui governi europei per non fare deflagrare il conflitto in Ucraina.

Il messaggio molto chiaro è stato recapitato dal numero due del Patriarcato, il Metropolita Hilarion, al cardinale Jean Claude Hollerich, il gesuita che è arcivescovo di Lussemburgo ed è a capo del COMECE, l'organismo consultivo che raggruppa tutte le conferenze dei vescovi del continente.

«Crediamo che il Comece possa svolgere un ruolo importante nella costruzione di tale dialogo, lavorando con i rappresentanti dell’Unione Europea, al fine di evitare un’ulteriore escalation della situazione attuale e di contribuire al suo superamento sulla base dei valori cristiani che ci uniscono tutti». Hilarion sottolinea che mai come in questo momento i rapporti tra Roma e Mosca abbiano toccato un punto tanto basso, «con la conseguente perdita di fiducia reciproca e la capacità di ascoltarsi a vicenda. In questa situazione, è essenziale rinunciare alla retorica dell’ultimatum, stabilire canali di dialogo e organizzare negoziati ufficiali e non ufficiali che possano aiutare a raggiungere una pace giusta. Come cristiani, siamo chiamati a promuovere questa causa con le nostre preghiere e il nostro lavoro» si legge nella lettera diffusa sul sito del Comece.

Hilarion ricorda che da otto anni, durante ogni liturgia, la Chiesa ortodossa russa (presente anche in Ucraina) recita una preghiera speciale per la cessazione del conflitto iniziato nel 2014, con l'annessione della Crimea da parte della Russia (anche se i russi affermano che la guerra venne intrapresa per difendere i cittadini russi presenti in Crimea dalle discriminazioni e dalle persecuzioni di Kiev). Hilarion aggiunge anche nella lettera al cardinale che in vista dei recenti sviluppi, «nella Divina Liturgia è stata inclusa una preghiera per il restauro della pace. Invitiamo tutti a pregare per la cessazione di ogni scontro militare tra la Russia e l’Ucraina».

Due settimane fa il cardinale Hollerich aveva inviato al Patriarca Kirill una accorata lettera chiedendogli di farsi da tramite con il presidente Putin per arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina, facendo leva dei legami inscindibili esistenti tra il Cremlino e il Patriarcato. Hilarion rassicura poi di come il Patriarca Kirill stia facendo «molto per ristabilire la pace e la fiducia, in particolare in terra ucraina, lavorando duramente ogni giorno perché questo accada. La cosa più importante in questa situazione è fare tutto ciò che è in nostro potere per far sì che i negoziati diretti continuino, producendo un risultato nel più breve tempo possibile, e che le relazioni tra l’Occidente e la Russia abbiano ancora un potenziale di dialogo».

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