Città del Vaticano – La paura del Covid e il lockdown anche quest'anno segnerà pesantemente le celebrazioni liturgiche. A cominciare dalla messa delle Palme, che cade la domenica precedente a quella di Pasqua, dove lo scambio dei tradizionali rametti di ulivo resta altamente sconsigliato a meno che non siano stati confezionati in buste di plastica ermetiche.
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Tutti i riti della Pasqua potranno essere partecipati dai fedeli solo se muniti di una apposita autocertificazione e solo in una chiesa vicino alla propria residenza.
Da lunedì queste disposizioni varranno per tutte le regioni che sono diventate rosse. Naturalmente restano in vigore le regole che impongono ai fedeli l'obbligo di mascherina, l'ingresso negli edifici di culto in numero contingentato, il mantenimento della distanza di sicurezza. Durante le messe è poi vietato scambiarsi il segno della pace che è stato sostituito dalla Cei con un cenno di inchino, guardandosi negli occhi.
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La Cei ha poi invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza ma nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming è stato consigliato agli anziani e alle persone più a rischio. Di fatto sarà un'altra Pasqua 'blindata' comprensiva di tutte le norme precauzionali imposte per evitare che la pandemia possa aggravarsi ancora di più.