Città del Vaticano – Il buio nell'atrio della basilica si fa luce, il cero pasquale sul quale sono incise l'alfa e l'omega simbolo dell'immutabile messaggio di salvezza rischiara la via della fede che Papa Bergoglio indica ai fedeli: «oggi la forza della Pasqua, che significa passaggio, invita a rotolare via i massi della delusione e della sfiducia».
«La Pasqua del Signore ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia». Nell'entrata di San Pietro è stato collocato per l'occasione un grande antico arazzo in cui è raffigurato Cristo mentre risorge. La madre di tutte le veglie è segnata dalla lettura del Vangelo che narra di quando le pie donne ritrovarono il sepolcro vuoto, videro l'angelo e annunciarono al mondo la notizia delle notizie, uniche testimoni di quell'evento straordinario. «Sì, fratelli e sorelle, per camminare dobbiamo ricordare; per avere speranza dobbiamo nutrire la memoria».
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La morte vinta da Cristo, ripete il pontefice ai fedeli, aiuta l'uomo a togliere dall'oscurità il proprio cuore. Papa Francesco predica con voce buona anche se sembra un po' affaticato, ed evoca alle ottomila persone presenti quante volte durante la giornata si avverta una certa sfiducia davanti alla quotidianità e alla fatica di «rischiare in prima persona per il muro di gomma di un mondo dove sembrano prevalere sempre le leggi del più furbo e del più forte. Altre volte, ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle logiche del calcolo e dell’indifferenza che sembrano governare la società, al cancro della corruzione, al dilagare dell’ingiustizia, ai venti gelidi della guerra. E, ancora, ci siamo forse trovati faccia a faccia con la morte, perché ci ha tolto la dolce presenza dei nostri cari o perché ci ha sfiorato nella malattia o nelle calamità, e facilmente siamo rimasti preda della disillusione e si è disseccata la sorgente della speranza».