Individuato dopo 50 anni il killer che uccise san Romero: Interpol dirama mandato di cattura

Mercoledì 24 Ottobre 2018 di Franca Giansoldati
Individuato dopo 50 anni il killer che uccise san Romero, il vescovo che difendeva i poveri
Città del Vaticano – Dopo 50 anni di silenzio, di oblio e persino di una amnistia, l'appello lanciato in Vaticano in occasione della canonizzazione di San Oscar Romero, il vescovo assassinato in Salvador nel 1980 dagli squadroni della morte, ha fatto fare un passo in avanti alle indagini per individuare il killer che ha sparato sull'arcivescovo mentre celebrava la messa perchè difendeva i diritti dei poveri.



Un giudice salvadoregno ha, infatti, ordinato l'arresto di un importante ex militare sospettato di avere premuto il grilletto. Alvaro Rafael Saravia, oggi 78enne, è stato per anni uno dei principali sospettati. Poi il suo caso è stato accantonato nel 1993 dopo una aministia approvata per far voltare pagina e superare le ferite della sanguinosissima guerra civile che è andata avanti per tutti gli anni Ottanta. Circa 75 mila persone sono morte a causa della dittatura militare.

Il caso dell'assassino di Romero si è riaperto in Salvador nel maggio scorso. Secondo i giudici che stanno esaminando il fascicolo ci sarebbero abbastanza prove a carico di Saravia per dimostrare che fu coinvolto direttamente nell'uccisione.

Per questo è stata diramato all'Interpol un mandato di cattura, visto che nessuno conosce dove si possa nascondere il presunto killer. L'assassinio di Romero fu ordinato perchè l'arcivescovo durante le omelie, parlando del Vangelo chiedeva ai militari salvadoregni di non uccidere, di risparmiare i fratelli, di ascoltare la legge di Dio e non quella della dittatura militare. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA