Vaticano, Nancy Pelosi fa la comunione a San Pietro nonostante il divieto del vescovo

La disposizione del 'suo' vescovo, monsignor Salvatore Cordileone, di San Francisco, le vietava di accostarsi alla comunione a causa delle sue posizioni pro-choice

Mercoledì 29 Giugno 2022 di Franca Giansoldati
Vaticano, Nancy Pelosi fa la comunione a San Pietro nonostante il divieto del vescovo

Lo scontro tra cattolici americani abortisti e anti-abortisti – nonché tra l'episcopato statunitense spaccato in due come un melone – è destinato a proseguire dopo che Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti ha disatteso la disposizione del 'suo' vescovo, monsignor Salvatore Cordileone, di San Francisco, che le vietava di accostarsi alla comunione a causa delle sue posizioni pro-choice: stamattina a San Pietro, alla messa di Papa Francesco è stata ammessa alla comunione sollevando immediatamente un vespaio.

Seduta in prima fila, Nancy Pelosi, non poteva passare inosservata quando è passato un sacerdote con la pisside distribuendo le ostie consacrate ai presenti. La conferma di questo passaggio è arrivata a stretto giro attraverso diversi testimoni e Crux, il periodico americano ha raccontato per filo e per segno come è andata. 

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Nel maggio scorso Cordileone aveva pubblicato una disposizione mettendo bene in chiaro che i politici cattolici che danno sostegno a progetti orientati all'aborto sono da ritenersi in peccato grave, e secondo quanto dispone il Catechismo della Chiesa e il magistero sono banditi dalla mensa eucaristica. Nella lettera l'arcivescovo di San Francisco motivava questo divieto facendo riferimento anche alla persona della Pelosi. «Dopo numerosi tentativi di parlare con lei per aiutarla a capire il grave male che sta perpetrando, lo scandalo che sta causando e il pericolo per lei propria anima che sta rischiando, ho stabilito che è giunto il punto in cui devo dichiarare che non è ammessa alla Santa Comunione a meno che e fino a quando non ripudi pubblicamente il suo sostegno ai "diritti" dell'aborto e confessi e riceva l'assoluzione per la sua collaborazione in questo peccato nel sacramento della confessione».

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Il cardinale Robert Sarah ha riferito che il Papa emerito Ratzinger ha definito monsignor Cordileone «un vero leone, un predicatore». Una posizione, quella di Ratzinger, che ancora una volta si discosta da quella di Papa Francesco, assolutamente orientato a dare la comunione ai politici cattolici pro choice. Nella omelia, in un passaggio, ha ripetuto che nella Chiesa c'è posto per tutti, ripetendo la parola "tutti" quasi in modo ossessivo per 10 volte. 

Poco prima della messa Papa Francesco ha voluto salutare la Speaker e darle il benvenuto.

Ieri sera, durante il ricevimento per l'Independence Day nella residenza dell'ambasciatore americano Joe Donnelly, Nancy Pelosi ha definito la Santa Sede la più «grande istituzione del mondo a portare sollievo alla gente». E Donnelly la ha presentata sottolineando che è proprio grazie alla Pelosi e al suo impegno in politica se 20 milioni di americani finora hanno potuto beneficiare della assistenza sanitaria.

Dopo la messa la Pelosi ha reso omaggio al lavoro straordinario di Sant'Egidio. «Ho avuto il privilegio questa mattina di seguire la messa del Papa a San Pietro con altri rappresentanti della chiesa» ha detto la speaker della Camera visitando la comunità di, alla quale ha conferito un premio di 25 mila dollari per l'impegno verso i migranti. Il premio Julia Taft è un riconoscimento internazionale particolarmente prestigioso . Un gruppo di profughi ucraini e afghani, ospiti a Trastevere, hanno avuto modo di raccontarle – a porte chiuse – le loro storie e la salvezza che arrivata grazie ai corridoi umanitari.

In questi giorni la Pelosi si trova a Roma per una visita privata ai luoghi della sua famiglia di origine. Domani vedrà in Vaticano il cardinale Pietro Parolin per uno scambio di vedute sulla situazione internazionale e, presumibilmente, delle ultime vicende sulla decisione della Corte Suprema di mettere al bando l'aborto, abolendo la famosa sentenza Roe versus Wade. 

Il primo luglio, invece, la Pelosi è attesa a Montenerodomo in Abruzzo, terra di origine dei suoi nonni. Nel borgo della Val di Sangro, nel 1890 il nonno paterno della Pelosi, Tommaso Fedele D'Alessandro, emigrò negli Usa.

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