Città del Vaticano – Il Covid farà quasi certamente saltare la tradizionale messa di Natale a San Pietro (il Papa la celebrerà da solo con pochissime persone) ma – fortunatamente - non riesce a cancellare il complesso allestimento dell'albero e del presepe.
Il presepe stavolta arriva da Castelli, in provincia di Teramo, mentre l'albero dalla Slovenia sudorientale, esattamente dal territorio del comune di Kočevje: un maestoso abete rosso di 28 metri e del diametro di 70 centimetri a terra.
L'allestimento del tradizionale spazio dedicato al Natale, spiegano in Vaticano, «vuole essere un segno di speranza e di fiducia per il mondo intero. Vuole esprimere la certezza che Gesù viene in mezzo al suo popolo per salvarlo e consolarlo. Un messaggio importate in questo tempo difficile a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19».
La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale, si terranno, pur con le limitazioni imposte dalla pandemia, in piazza San Pietro, venerdì 11 dicembre, alle ore 16,30.
Il Presepe monumentale di Castelli è formato da statue di ceramica a grandezza maggiore del naturale. Si tratta di un'opera realizzata dall’Istituto d’arte “F.A. Grue”. Verranno esposti solo alcuni pezzi della fragile collezione composta da 54 statue. Verranno collocati lateralmente a una pedana luminosa di circa 125 metri quadrati che circonda in leggera pendenza parte dell’obelisco. Le sculture rappresentano i Magi; al centro, sul punto più alto della pedana, è collocato il gruppo della Natività con l’Angelo con le ali aperte.
Per quanto riguarda l'abete rosso, proviene da Kočevje, città sul fiume Rinža, uno dei territori sloveni dove la natura è più intatta, considerando che le foreste ricoprono il 90% del suo territorio. Una foresta vergine inserita tra i 63 siti delle antiche faggete primordiali nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco.