Anatema di Papa Francesco contro chi organizza e lucra sulla tratta dei migranti

Giovedì 11 Aprile 2019 di Franca Giansoldati
Anatema di Papa Francesco contro chi organizza e lucra sulla tratta dei migranti
Città del Vaticano - La tratta dei migranti da parte degli scafisti, la tratta delle donne costrette dal racket a prostituirsi, la tratta dei nuovi schiavi «costituisce una ingiustificabile violazione della libertà e della dignità delle vittime, dimensioni costitutive dell’essere umano voluto e creato da Dio». Papa Francesco si indigna e incoraggia i credenti a contrastare questa piaga. Lo fa ricevendo in udienza i partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta di persone, organizzata dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha ribadito che è un crimine contro l’umanità. «La medesima gravità, per analogia, dev’essere imputata a tutti i vilipendi della libertà e dignità di ogni essere umano, sia questi un connazionale o uno straniero», ha ammonito Francesco, secondo il quale «chi si macchia di questo crimine reca danno non solo agli altri, ma anche a sé stesso». «Nella relazione che instauriamo con gli altri ci giochiamo la nostra umanità, avvicinandoci o allontanandoci dal modello di essere umano voluto da Dio Padre e rivelato nel Figlio incarnato”, ha spiegato il Papa: “Ogni scelta contraria alla realizzazione del progetto di Dio su di noi è tradimento della nostra umanità”. “E prendere le scale in discesa, andare in giù, diventare animali», ha aggiunto .
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