Città del Vaticano – L'occasione ufficiale della visita (importante) del primo ministro francese in Vaticano riguarda il centenario delle relazioni diplomatiche tra i due stati.
«Si sente bene che la Chiesa non è pronta a rimettere in discussione questo dogma (del segreto confessionale). Ma che che bisogna trovare dei mezzi di conciliarlo con il diritto penale e il diritto delle vittime» ha detto il premier francese.
Le altre grandi questioni politiche riguardano il futuro del Libano ormai sull'orlo della guerra civile per le divisioni radicate e letali, il tema di un'Europa sempre più divisa e, infine, la tela che sta tessendo Papa Francesco in vista della Cop26, il vertice sull'ambiente previsto a Glasgow, in Scozia, per l'inizio del mese prossimo. Un summit fondamentale ma che parte già minato dalla assenza della Cina che si è sfilata in totale disaccordo sui passi da prendere in merito alla transizione energetica.
L'ultimo premier che si era recato in Vaticano era stato Francois Fillon, quando Sarkozy era presidente. Era il 2009 e sul trono di Pietro c'era Benedetto XVI.
La visita di Jean Castex in Vaticano era inizialmente prevista per l'anno scorso ma il Covid la ha fatta slittare ad oggi. Castex non è un praticante, ma è stato per lungo tempo consigliere del liceo cattolico Notre-Dame-de-Garaison, a Monléon-Magnoac, negli Hautes-Pyrénées. Lui stesso dice di essere stato fortemente influenzato dall'esempio di padre Yves Laguillony, un sacerdote vicino al mondo missionario.
Secondo Le Figaro durante il colloquio non è escluso che abbiano parlato anche di una possibiule visita in Francia, anche se le elezioni del 2022 potrebbero essere un ostacolo visto che vi sarebbe una regola vaticana che impone di non organizzare trasferte in paesi in campagna elettorale, anche se poi Papa Francesco in questi anni ha dimostrato diverse volte di averla ignorata e messa da parte tirando dritto per la sua strada. Una delle sue frasi preferite, infatti, è che non si può sempre dire: “si è sempre fatto così”.
La visita del premier francese è stata 'scortata' da Élisabeth Beton-Delègue, la prima donna a ricoprire la carica di "ambasciatore francese presso la Santa Sede", e incaricata di tenere i legami con il Vaticano.
Tra i doni che il premier francese ha portato al Papa una maglia del giocatore argentino Messi, naturalmente firmata dall'atleta e una copia di Notre Dame de Paris di Victor Hugo