Papa Francesco e «l'umiliazione della gamba che non va»: a rischio i viaggi

Per dieci giorni il Papa dovrà pazientare e sottostare al consiglio dell'ortopedico che sta cercando di evitargli l'operazione al ginocchio

Domenica 1 Maggio 2022 di Franca Giansoldati
Papa Francesco e «l'umiliazione della gamba che non va»: a rischio i viaggi

CITTÀ DEL VATICANO Per una persona piuttosto dinamica ed energica come Papa Francesco essere momentaneamente costretto dai medici su una poltrona non è una condizione facile da accettare.

Per dieci giorni però dovrà pazientare e sottostare al consiglio dell'ortopedico che lo ha in cura e che sta cercando di evitargli l'operazione al ginocchio. Ieri mattina si è mostrato ai vescovi slovacchi incollato sullo scranno ma non poteva accoglierli in piedi come avrebbe voluto: «C'è un problema, questa gamba non va bene, non funziona, e il medico mi ha detto di non camminare. A me piace andare, ma questa volta devo obbedire al medico. Per questo vi chiederò il sacrificio di salire le scale e vi saluto da qui, seduto. E' una umiliazione ma lo offro per il vostro Paese».

Papa Francesco e il dolore al ginocchio: «Non posso camminare, devo obbedire al medico e fermarmi»


Il fatto è che da oltre un anno i dolori al ginocchio destro del pontefice si sono fatti sempre più intensi fino a rendergli quasi impossibili anche i più piccoli e banali movimenti, come fare un gradino, un piegamento o anche restare in piedi. Un malanno certamente legato all'età, 85 anni, ma soprattutto causato dalla postura sbagliata: deambulando male, il problema all'anca lo porta a scaricare maggiore peso sulla articolazione destra del ginocchio che col tempo si è indebolita e ha provocato una grave consunzione del legamento.
La diagnosi fatta da diversi luminari è quella di una banale gonalgia che generalmente viene risolta con cure in loco per sfiammare i legamenti interessati, oppure con la soluzione chirurgica se le infiltrazioni non funzionano. Ma per il momento questa ipotesi è stata scartata, l'ortopedico ha suggerito di fare una robusta infiltrazione a corredo di 10 giorni di riposo assoluto. Pare che i medici lo abbiano spaventato un po', spiegandogli nel dettaglio che se non osserva le istruzioni sarà difficile che potrà portare avanti per questa estate la fitta agenda di impegni internazionali previsti.
Anche se questi viaggi piuttosto impegnativi non sono ancora stati confermati dal Vaticano la macchina organizzativa è già partita in Libano, Gerusalemme, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Canada, Kazakistan. Papa Francesco ha dovuto fare così buon viso a cattivo gioco ed armarsi di santa pazienza, accettando questa nuova condizione che lui stesso ha definito «umiliante» poiché implica, anche a Santa Marta, la limitazione negli spostamenti e il costante aiuto di una persona.
Un po' di tempo fa mentre salutava alcuni i giornalisti sull'aereo che lo portava a Malta aveva confessato di essere «inoperabile» al ginocchio senza aggiungere altro. In quei giorni già zoppicava vistosamente e alla fine della trasferta si notava sul suo volto l'espressione del dolore. Dopo quel viaggio la situazione si è fatta sempre più evidente. Ha cancellato diversi appuntamenti in curia, durante la Settimana Santa, ha saltato la processione delle Palme, ha celebrato i riti restando per lo più seduto su uno scranno davanti all'altare, in modo da avere meno dolore.

 


LE BATTUTE
Il Papa in pubblico non perde il buon umore e commenta con gli ospiti la sua momentanea disfunzione con qualche battuta. «E' la malattia dei vecchi». «E' il male della lavandaia». Ai giornalisti aveva parlato di una salute «un po' capricciosa: Ho questo problema al ginocchio che porta problema di deambulazione. Adesso va migliorando, almeno adesso posso camminare mentre due settimane fa non potevo. A questa età non si sa come andrà a finire la partita».
L'anno scorso, il 4 luglio, il pontefice era stato ricoverato d'urgenza al Gemelli per un problema all'intestino. Doveva essere una operazione breve, ma una complicazione l'ha protratta per ore e si è risolta con l'asportazione di 30 centimetri di colon. I chirurghi non hanno mai firmato un bollettino medico - come solitamente viene fatto anche se le scarne informazioni arrivavano quotidianamente dalla sala stampa. In ogni caso è stato esclusa ogni forma tumorale. Domenica prossima, 8 maggio, Papa Francesco non presiederà l'ordinazione sacerdotale dei nuovi preti di Roma. Lo farà il cardinale vicario Angelo De Donatis a San Giovanni in Laterano.

Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 13:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA