Papa celebra nelle catacombe, è cristiano solo chi ama i poveri e offre loro rifugio

Sabato 2 Novembre 2019 di Franca Giansoldati
Papa celebra nelle catacombe, è cristiano solo chi ama i poveri e offre loro rifugio

Città del Vaticano – Papa Francesco entra per la prima volta in una catacomba. Lo ha fatto questo pomeriggio sulla via Salaria, nella catacomba dedicata a Santa Priscilla, dove c'è la più antica immagine della Madonna esistente al mondo, risalente al II secolo.

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Tra quelle mura il Papa ha ricordato che i cristiani perseguitati oggi nel mondo sono di gran lunga maggiori numericamente di quelli che c'erano nell'antichità. Violenze, minacce, persecuzioni costringono milioni di cristiani a vivere in moderne catacombe, fingendo di fare feste di compleanno per giustificare una messa, altrimenti il rischio è di finire il prigione o nei guai. 

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Papa Francesco tra i cubicoli di Santa Priscilla, ricorda poi che essere cristiani significa mettere in pratica il Vangelo di Marco in due passaggi. Il versetto 25, «ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato» e le Beatitudini («Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati»). Il tema dei poveri è centrale e, senza di loro, essere cristiani non ha alcun valore.

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«Sono la carta d'identità del cristiano, non ce ne sono altre. Se tu vivi le Beatitudini sei cristiano, altrimenti no» ha sintetizzato Papa Francsco. E sono persino inutili i distinguo. «No guardi io appartengo a questa associazione o a un'altra. Tutte cose belle ma queste sono fantasie di fronte alla carta di identità del cristiano. O sei così o non sei cristiano». 


 

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