Niente funerali di stato per il Gran Maestro dell'Ordine di Malta, misure anti covid anche per lui

Giovedì 30 Aprile 2020 di Franca Giansoldati
Niente funerali di stato per il Gran Maestro dell'Ordine di Malta, misure anti covid anche per lui

Città del Vaticano - Non ci saranno funerali di Stato per il Gran Maestro dell'Ordine di Malta scomparso due giorni fa per una malattia incurabile. Alle esequie di Frà Giacomo della Torre sono state escluse delegazioni, ambasciatori accreditati, dignitari, funzionari, cardinali. Il covid-19 ha imposto anche a questo ordine cavalleresco - che gode di extraterritorialità - le disposizioni anticontagio previste dal dpcm, massimo 15 persone.

In una nota verbale inviata dall'ambasciata presso l'Italia si informa che i funerali avranno carattere privato nella chiesa della Villa Magistrale, all'Aventino, probabilmente martedì mattina e saranno celebrati dal cardinale Angelo Becciu, incaricato dal Papa come delegato speciale dell'ordine. La presenza ammessa è quella dei familiari e di alcuni membri dell'Ordine.

Solo successivamente, a epidemia finita, si farà un funerale di stato con gli onori e l'ufficialità protocollare. Nel frattempo il coronavirus ha livellato anche la dipartita del principe scomparso, la cui uscita di scena fa riprecipitare l'Ordine cavalleresco in un clima di incertezza e di contrapposizioni interne. La reggenza è passata tecnicamente nelle mani del Gran Commendatore, Fra' Ruy Goncalo do Valle Peixoto de Villas Boas, un ex ingegnere chimico, ottantenne e residente in Portogallo e piuttosto malconcio di salute.

Ora ci sono tre mesi di tempo per la preparazione delle elezioni tra i cavalieri professi, quelli che hanno emesso i voti perpetui da almeno 10 anni e vantano una storia familiare nobile. Il ruolo da king maker sarà ricoperto, ancora una volta, dal tedesco Boeselager, il Gran Cancelliere che tre anni fa riuscì a guidare il passaggio controverso delle dimissioni dell'ex Gran Maestro, l'inglese Festing (estromesso dalla guida dell'Ordine da Papa Francesco senza una effettiva ragione formale) e dell'allontanamento del cardinale Burke, il super conservatore che contestava la mancata coerenza con il magistrero della Chiesa di certe azioni del Malteser (il braccio caritativo impegnato in zone di guerra che, in alcune circostanza, si mise a distribuire preservativi in totale contrasto con le direttive morali della Chiesa).

Sostanzialmente all'epoca si misurarono due visioni opposte fino allo scontro finale e l'elezione del compianto Giacomo Dalla Torre, un nobiluomo di mediazione, di grande fede ma di scarso polso. Sullo sfondo resta ancora insoluto il giallo del contenzioso legale di un lascito super milionario ereditato dall'Ordine di Malta da un nobiluomo francese. Una vicenda dai contorni poco trasparenti che venne messa a tacere anche dal Vaticano.

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