Ordine di Malta, nella terna per diventare Gran Maestro anche un italiano, (oltre a un canadese e un inglese): caccia al voto

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Franca Giansoldati
Ordine di Malta, nella terna per diventare Gran Maestro anche un italiano, (oltre a un canadese e un inglese): caccia al voto

Città del Vaticano – La lotta (all'ultimo voto) è tra un canadese, un inglese e un italiano.

John Dunlap, Maxwell Rumney e Sandro De Franciscis sono i nomi dei tre cavalieri professi che hanno emesso voti solenni di ubbidienza, castità e povertà che sono stati scelti per la terna e che oggi concorrono all'elezione del Gran Maestro dell'Ordine di Malta. 

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L’elezione per tradizione avviene nella Villa Magistrale, che gode del diritto di extraterritorialità, garantito dalla Repubblica italiana. Il Capitolo dei Professi sulla base di una votazione a scrutinio segreto avvenuta ieri ha definito la terna vincolante per l’elezione da presentare poi al Consiglio Compìto di Stato riunito oggi, poco meno di 100 partecipanti con diritto di voto e dove è richiesta la maggioranza assoluta.

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La persona eletta alla carica di Gran Maestro dovrà comunicare “con lettera di proprio pugno” al Papa la sua elezione. Ricevuta la conferma, il nuovo Gran Maestro presterà giuramento nelle mani del Cardinale Delegato Speciale nella chiesa di Santa Maria in Aventino, entrando così in carica. A lui spettano prerogative e onori sovrani ed essere esempio di autentica vita cristiana per tutti i membri. Spetta al Gran Maestro, insieme al Sovrano Consiglio, la ratifica degli accordi internazionali e l'amministrazione dei beni dell’Ordine.

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Nella nuova Costituzione - benedetta dal Vaticano - il Gran Maestro è eletto per un periodo di dieci anni o fino al compimento del suo ottantacinquesimo anno di età. L’eletto deve essere un Cavaliere Professo di Voti Solenni. Al termine del mandato il Gran Maestro può essere rieletto una seconda volta per un altro periodo di dieci anni e non sono più necessari i requisiti nobiliari previsti dalla precedente Costituzione.

Dunlap è nato ad Ottawa, in Canada. Ha ottenuto un Bachelor of Arts e una laurea magistrale in legge, studiando anche all'Università di Nizza. È membro della New York State Bar Association e della Ontario Bar Association dove si è specializzato in diritto dell'immigrazione. È consigliere legale dell'osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. All'Ordine di Malta approda nel 1996 e nel 2014 è stato eletto per cinque anni membro del Sovrano Consiglio dell'Ordine di Malta riconfermato poi nel 2019. Dal giugno dell'anno scorso è Luogotenente di gran maestro dopo la morte del predecessore, Marco Luzzago. Conosce bene i meccanismi della curia, è un formidabile found raiser e viene descritto come una persona amabile e alla mano. 

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Sandro De Franciscis, napoletano, è l'unico italiano presente nella terna e potrebbe rappresentare il collante tra le varie anime interne dell'Ordine. Si tratta di un medico pediatra molto ascoltato che ha lavorato per anni all'Ufficio medico del Santuario di Lourdes. Nel suo lungo curriculum figura anche una partentesi politica negli anni Novanta come politico. Prima per la Dc e poi, nel Partito Popolare fino ad essere eletto deputato alla camera per l'Udeur.  E' stato nominato da Papa Francesco nel settembre 2022 membro del Sovrano Consiglio dell' Ordine di Malta. 

Il terzo candidato della terna, spuntato all'ultimo minuto, è l'inglese Fra' Max Rumney, un giovane avvocato specializzato in comunicazione e media. Ha ricoperto la carica di Gran Priore d'Inghilterra, lo stesso incarico che ebbe a suo tempo il defunto ex Gran Maestro, Frà Matthew Festing.

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Papa Francesco sta seguendo da Santa Marta le elezioni del nuovo Gran Maestro dell'Ordine di Malta, un passaggio che si presenta denso di aspettative dopo che lui stesso ha incoraggiato e voluto maggiore trasparenza e pulizia nel più antico ordine cavalleresco. Questa elezione è ritenuta cruciale e di fatto si lascia alle spalle sei anni di lotte intestine, scandali, misteri su eredità contese, compreso una specie di colpo di stato interno che portò alle dimissioni forzate del vecchio Gran Maestro, il compianto nobiluomo inglese Matthew Festing. Fu Papa Francesco a costringerlo a dimettersi (nonostante la carica all'epoca fosse a vita) a causa di un complotto interno, alimentato ad arte dall'ala dei cavalieri tedeschi che all'epoca facevano il bello e il cattivo tempo. In questo quadro opaco sul tavolo del Papa erano pure arrivati dossier su azioni contrarue la morale cattolica, compreso la distribuzione di profilattici nelle zone di guerra e una certa tolleranza a praticare gli aborti in alcuni ospedali africani gestiti dall'Ordine di Malta. Insomma, ce n'era abbastanza per imporre a tutti un cammino interno diverso e teso alla moralità, all'etica e sostanzialmente al Magistero della Chiesa. E' stato così avviato in questi ultimi anni un percorso che ha portato alle revisioni costituzionali e una riforma generale orientata a far prevalere la spiritualità. 

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Fondato a Gerusalemme intorno all’anno 1048, l'Ordine è soggetto primario di diritto internazionale. La sua missione  è testimoniare la fede e servire i poveri e gli ammalati. Oggi l’Ordine di Malta opera principalmente nell’ambito dell’assistenza medica e degli interventi umanitari in oltre 120 Paesi. Insieme ai suoi 13.500 membri operano 95.000 volontari, sostenuti da circa 52.000 medici, infermieri e paramedici. Gestisce ospedali, centri medici, ambulatori, istituti per anziani e disabili, centri per i malati terminali e reparti di volontari. Malteser International, la speciale agenzia di soccorso dell’Ordine di Malta, fornisce aiuti di emergenza in caso di disastri naturali e allevia le conseguenze dei conflitti armati.

L’Ordine è attualmente impegnato in Ucraina e nei paesi confinanti, in Siria e Iraq per assistere la popolazione in fuga dalle violenze. Insieme alle unità italiane, il Corpo di Soccorso italiano dell’Ordine di Malta partecipa alle operazioni di soccorso delle barche cariche di migranti nel Mediterraneo. L’Ordine di Malta è neutrale, imparziale e apolitico. Ha rapporti diplomatici con 112 Stati, relazioni ufficiali con altri 6 Stati e rapporti a livello di ambasciatori con l’Unione europea. Ha lo status di Osservatore permanente alle Nazioni Unite .

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