La presa di posizione del sindaco Sala di Milano che ha affisso un catello davanti alla porta di casa sua per sottolineare la sua posizione antifascista sembra essere contagiosa. Anche un parroco in un paese alle porte di Torino ha attaccato al portone della chiesa un cartello: "Juden hier, qui abita un ebreo, Gesù". Il quotidiano Avvenire ha raccolto la sua testimonianza: «Le persone che passano si fermano, leggono e alcune mi cercano per darmi una sorta di testimonianza positiva. Era quello che mi premeva di più: scuotere le coscienze» dice don Ruggero Marini, parroco della chiesa di San Giacomo di La Loggia.
La scelta del parroco fa seguito alle scritte antisemite comparse a Mondovì e a Torino nei giorni scorsi. L'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, si è mostrato molto preoccupato per questi rigurgiti di antisemitismo. «In tutte le sue forme, ha prodotto tragedie immani che dobbiamo non solo condannare, ma fare in modo che non si ripetano più. È grave che ci troviamo, nel nostro paese, fra la nostra gente, senza più ragioni forti per ricordarci che non solo siamo tutti fratelli, ma che condividiamo cittadinanza e interessi economici, lingua e territori».
L'Osservatore Romano ha riportato il fatto di cronaca con un titolo significativo: «Smuovere le coscienze»
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