Vaticano, danni da umidità alle capriate del tetto della Sala Regia: caduti stucchi

Domenica 17 Gennaio 2021 di Franca Giansoldati
Vaticano, danni da umidità alle capriate del tetto della Sala Regia: caduti stucchi

Città del Vaticano - Qualche tempo fa sono stati alcuni stucchi caduti dall'alto a preoccupare i restauratori e a catturare subito l'attenzione.

Sono stati ritrovati sui pavimenti di marmo di una delle più belle sale del palazzo apostolico, la Sala Regia, affrescata dal Vasari. La sala nella quale il Papa incontra normalmente gli ambasciatori. I frammenti - secondo quanto apprende Il Messaggero  - hanno portato subito a scoprire che ad originare il danno è stata l'umidità persistente.

A causa delle forti piogge e, come sembra, dell'acqua che con il tempo è ristagnata (per via delle caditoie che non sono state pulite frequentemente come in passato) sul soffitto di una delle sale del palazzo apostolico si sono venute a creare le condizioni del deterioramento delle capriate di quercia che sorreggono il tetto. In pratica le grandi travi di legno massello, vecchie di secoli, che finora avevano retto il peso si sarebbero imbarcate. L'umidità è permeata al loro interno e da lì ha fatto breccia, penetrando negli ambienti sottostanti fino a raggiungere in alcuni punti il soffitto e gli stucchi.

Il ritrovamento dei frammenti di stucchi sul pavimento ha immediatamente fatto avviare uno studio. Nello stesso tempo il magnifico soffitto di stucco a lacunari, realizzato sotto il papato di Paolo III Farnese, veniva momentaneamente aggiustato attraverso una operazione di velinatura, composta da un tessuto e un collante speciale, in modo da bloccare altri cedimenti, altre cadute.

Ora la grande questione che si è aperta riguarda lo stato delle capriate. Gli interrogativi sono tanti: se queste potranno reggere ancora e per quanto. Soprattutto i tecnici vaticani riflettono sul rischio di eventuali peggioramenti nel caso di altre piogge, anche perché le previsioni meteo non sono favorevoli e non fanno sperare al meglio. Il pericolo peggiore è che le pesantissime travi, ormai deteriorate, possano collassare sulla volta a botte Farnese. 

La questione è talmente delicata e scottante che è stata portata all'attenzione dei vertici del Vaticano. In molti si chiedono come sia potuta accadere una cosa simile. Insomma: possibile che nessuno si sia mai accorto prima del problema dell'umidità, in uno dei palazzi dove sono concentrate le più grandi opere d'arte al mondo e in una sala che è a due passi dalla Sistina? Il Vaticano ha disposto immediatamente un sopralluogo e uno studio e ora si fanno scenari su come poter aggiustare il tetto senza creare troppo scompiglio. Al momento il palazzo, in quell'ala, è chiuso ai turisti per via della pandemia, ma che cosa sarà non appena si riprenderà il turismo? Tra le ipotesi in campo, ancora da definire, quello di coprire con un enorme tetto provvisorio, forse in pvc, da assemblare a tambur battente. Intanto il tempo stringe.

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA