Città del Vaticano – Lo strappo con il Vaticano è clamoroso.
Tuttavia viene precisato che «deve rimanere chiara la differenza rispetto a ciò che la Chiesa intende per matrimonio sacramentale», cioè l'unione per tutta la vita tra un uomo e una donna. Ecco la preghiera che hanno stabilito si possa recitare in chiesa davanti a una coppia di omosessuali: «Dio di amore e fedeltà, oggi siamo davanti a te, circondati da familiari e amici. Ti ringraziamo perché siamo riusciti a trovarci. Vogliamo essere presenti l'uno per l'altro in tutte le circostanze della vita. Esprimiamo con fiducia che vogliamo lavorare sulla felicità dell'altro giorno per giorno. Preghiamo: dacci la forza di essere fedeli l'uno all'altro e approfondire il nostro impegno. Confidiamo nella tua vicinanza, dalla tua Parola vogliamo vivere, donati l'uno all'altro per il bene».
La notizia è arrivata in Italia dal corrispondente di ND, Hendro Munsterman. Nel marzo 2021, il Vaticano aveva vietato la benedizione ecclesiastica delle coppie gay. Dio, secondo la dichiarazione rilasciata dal Dicastero della Dottrina della Fede, «non può benedire il peccato: benedice l'uomo peccatore perché si riconosca parte del disegno d'amore e si lasci cambiare da Dio». Secondo l'insegnamento cattolico, la sessualità può avvenire solo all'interno di un matrimonio indissolubile tra uomo e donna.
La breve e semplice liturgia distribuita dai vescovi fiamminghi ai parroci prevede oltre alle preghiere e alla lettura della Bibbia, e un momento di «impegno da parte delle due persone coinvolte» in cui «esprimono insieme davanti a Dio come si impegnano l'uno verso l'altro". Esprimono davanti a Dio che "vogliono essere presenti l'uno per l'altro in tutte le circostanze della vita» e pregano per «la forza di essere fedeli l'uno all'altro e di approfondire il nostro impegno».
La distribuzione di questa liturgia redatta da un pool di teologi olandesi avviene nel quadro di un punto di contatto tra omosessualità e fede all'interno della Chiesa cattolica fiamminga per contribuire «a una Chiesa accogliente che non escluda nessuno». I vescovi, che si recheranno in Vaticano la prossima settimana per la visita Ad Limina avranno modo di discuterne e confrontarsi con la curia e con il Papa. C'è da immaginare che non sarà un dialogo facile.
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