Virus, verso il rientro di lunedì in classe
le sorprese dai tamponi degli studenti superiori

Venerdì 22 Gennaio 2021 di Remo Gasperini
Tamponi agli studenti superiori Foto di Marco Giugliarelli

PERUGIA «Alle ore 11 di ieri mattina su 1029 tamponi effettuati nelle nostre farmacie sono stati refertati 16 con positività».

Questo il dato comunicato da Augusto Luciani, presidente di Federfarma che ha 131 farmacie aderenti alla campagna regionale. Dei 1029 tamponi 661 riguardano studenti e personale della scuola. La percentuale di positivi, che sono ovviamente asintomatici, è pari a 1,55. «Abbiamo ricevuto una quantità incredibile di prenotazioni – commentano Luciani e i presidenti Federfarma Perugia Silvia Pagliacci e Terni Maurizio Bettelli - Alcune farmacie aderenti rimarranno aperte in regime straordinario domenica 24 gennaio, ci teniamo a dare il nostro apporto continuo nella strategia complessiva di gestione della pandemia». COMUNALI Intanto sono attivi da ieri i camper-ambulatorio della Croce Rossa che effettuano il test antigenico rapido Sars-CoV2 per conto delle quattro farmacie comunali (Assofarm) di Città di Castello (Farmacie Tifernati N°1 Cerbara), Perugia Farmacia Afas 7, Foligno Afam 2, Terni Comunale 1. «L’ambulatorio mobile della Croce Rossa ne può fare 40 al giorno – spiega Giuseppe Coreno, direttore dell’Afas 7 di Ponte D’Oddi a Perugia – La domenica, apertura dalle 10 alle 16, di tamponi se ne fanno 60. Con le prenotazioni siamo al completo fino al 2 febbraio».

IN FILA

Sul piazzale adiacente la farmacia perugina c’è una fila ordinata di ragazzi tutti con genitori e docenti. Hanno prenotato il test, sono muniti del modulo di autocertificazione e prima di accedere al laboratorio compilano il modello per il consenso informato. «Ho insistito io per farle fare il tampone perché sono convinta che sia necessario. Del resto io come lavoratrice lo faccio tutte le settimane - dice la signora Carla che ha accompagnato al camper-ambulatorio aperto presso la Farmacia comunale di Ponte D’Oddi la figlia Noemi, studentessa dell’Itas Giordano Bruno – Aggiungo che sarebbe opportuno che questo tampone venisse reso obbligatorio per tutti gli studenti, i professori e il personale delle scuole e sarebbe pure opportuno farlo con cadenza almeno quindicinale. E’ una questione di sicurezza e tranquillità». Claudia, studentessa del Di Betto, è arrivata con la mamma Simona ma non ha avuto bisogno di forzature per decidere di fare il test: «Ho deciso da sola di farlo, è una sicurezza. Casi di positività in classe? Sì, uno, ma la compagna è rimasta contagiata durante le vacanze di Natale e non abbiamo avuto alcun contatto».

STRESSATI

La signora Barbara è arrivata con i due figli: Gabriele che frequenta il liceo scientifico Galilei e Samuele che è invece studente del Giordano Bruno. I ragazzi hanno deciso senza storie. «Piuttosto con Dad siamo stressati – dice Gabriele che frequentando un liceo e non avendo laboratori dall’inizio dell’anno è andato a scuola in presenza solo 32 giorni - Tra le lezioni e compiti stiamo tutto il giorno davanti allo schermo. Meno male che si torna in classe presto». Al testa rapido si sottopongono anche i docenti: «Ho fatto il test sierologico prima dell’inizio della scuola, adesso ho fatto questo antigenico e sicuramente farò il vaccino – dice la prof di inglese Cinzia Vinci del liceo artistico Di Betto -. Io fortunatamente non ci sono stata mai ma ho avuto due classi in quarantena. Fare il test e vaccinarsi è un atto di responsabilità e lo faccio». Al camper perugino arrivano anche da fuori comune: «Abbiamo trovato posto solo qui», spiega la signora Francesca, mamma di Tommaso che frequenta il Bonghi di Assisi. C’è interesse e sensibilità, dunque, insieme alla voglia di rientrare a scuola.

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