Virus: il giallo degli ultimi contagi ha una soluzione

Martedì 14 Luglio 2020 di Fabio Nucci
Virus: il giallo degli ultimi contagi ha una soluzione
PERUGIA - Nove casi in due settimane, quasi quanto l’intero mese di giugno. La fase tre in Umbria coincide con un andamento singolare dei contagi, ma non c’è alcun ritorno del virus, non essendo emersi nella regione dei focolai. Ogni caso tra gli ultimi certificati ha una spiegazione logica sulla positività al virus. A Città di Castello, ad esempio, gli ultimi due casi segnalati, uno già negativizzato, sono di due donne straniere che hanno contratto il virus altrove. Chiariti anche i casi di Terni, con la Asl Umbria 2 che sta eseguendo la ricostruzione dei contatti del collaboratore familiare straniero che avrebbe contagiato il suo assistito, un uomo di 68 anni già in precarie condizioni di salute.

Ieri intanto i numeri sono tornati a stabilizzarsi: nessun nuovo positivo e un nuovo guarito. Il totale dei contagi resta dunque 1.450 mentre i positivi attivi sono 13: quattro ricoverati all’ospedale di Terni, gli altri in isolamento domiciliare, cinque senza più sintomi. I dati settimanali parlano di 3 positivi e 4 guariti in più, col tasso di guarigione quasi al 94% (80% in Italia).

Continua lo screening col dato dei tamponi stabile negli ultimi sette giorni, mentre sull’orizzonte bisettimanale si evidenzia una lieve flessione. Nell’ultima settimana sono stati eseguiti 5.870 tamponi, col totale salito a 106.265, con un tasso di positività dell’1,36% (4,08% in Italia). In frenata i casi testati: meno di tremila negli ultimi sette giorni col totale salito a 70.762. Risultano testate 80 persone ogni mille abitanti (53 per mille in Italia). La ricostruzione della catena dei contatti tiene ancora relativamente elevato il numero dei soggetti negativi tenuti in osservazione dalle due Asl. Ieri il totale era 283, con 83 casi in più in una settimana: sono 28616 coloro che dall’inizio dell’epidemia hanno subito la quarantena.

A livello territoriale i 13 positivi sono distribuiti tra 4 comuni: Ficulle e Orvieto con un caso a testa; Città di Castello (3) e Terni (7), mentre un contagiato risulta di fuori regione. Quanto agli ultimi casi registrati in provincia di Terni, non è stato possibile spiegare come uno dei pazienti abbia potuto contrarre il virus, come confermato dalla Usl Umbria 1. «Vive in un ambiente molto ristretto e non risultano contagiati i familiari». In un caso, invece, si tratterebbe di un professionista (che ha infettato moglie, figlia e suocera) che muovendosi per lavoro potrebbe aver contratto il Covid fuori regione. Contagi certificati domenica, invece, riguardano un badante straniero e il suo assistito con la lente del servizio Igiene e Sanità pubblica posta sul collaboratore domestico sul quale è in corso l’indagine epidemiologica mentre i familiari saranno sottoposti a test. Quanto agli ultimi contagi di Città di Castello, come spiegato dal sindaco Luciano Bacchetta, a inizio luglio c’è stato il caso di una badante moldava che, collocata a Villa Muzi, è guarita dopo 5 giorni. «L’ultimo caso è di una badante polacca asintomatica arrivata in Umbria già positiva», spiega il sindaco. Risulta invece “fuori regione” il positivo (inconsapevole) rintracciato a Gubbio dopo essere entrato in contatto con un contagiato. Anch’egli si trova a Villa Muzi in attesa di negativizzarsi al doppio tampone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA