Vaccini, per fragili e caregiver oltre 101mila somministrazioni. A rilento le dosi per i sessantenni

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Fabio Nucci
Vaccini, per fragili e caregiver oltre 101mila somministrazioni. A rilento le dosi per i sessantenni

PERUGIA  - Dopo il fisiologico calo del fine settimana, la vaccinazione ha ripreso al ritmo di circa 9mila dosi giornaliere, ma i nodi da sciogliere restano molteplici. Molti assistiti tra sessantenni e cinquantenni continuano a chiedere informazioni a farmacisti e medici di medicina generale cui, però, le dosi ormai non arrivano più. Per ora si va avanti con le pre-adesioni mentre oggi è attesa la delibera di giunta con le linee guida sui centri vaccinali straordinari. Intanto, venerdì è atteso a Perugia il generale Francesco Paolo Figliuolo che assisterà all’inaugurazione della struttura modulare di terapia intensiva e al contestuale commiato dei militari sanitari dell’ospedale da campo dove in sei mesi sono transitati 275 degenti Covid.
Sono oltre 20mila le scorte di vaccino a disposizione dei centri vaccinali regionali dopo la presa in carico di 9.400 preparati (5.100 Moderna, 4.300 VaxZevria) cui domani si aggiungeranno 29.250 Pfizer (previste) e 6.300 Janssen (da confermare) come da calendario. L’apertura di fragili under 60 (tabella 4) e relativi caregiver ha fornito un ulteriore impulso alla profilassi in tale categoria dove figurano 101.663 soggetti che hanno ricevuto la prima dose, su una stima iniziale di 103mila assistiti fornita dalla Regione. Lunedì quasi 5mila inoculazioni hanno interessato fragili e caregiver, circa 2.800 la fascia di utenti 60-69. Rispetto alle fasce d’età, stando ai dati del report governativo aggiornato a metà giornata (in tutto circa 3.800 somministrazioni) per gli over 80 l’immunizzazione è al 91%, mentre nelle fasce immediatamente inferiori, rispetto alla prima dose, tra i settantenni c’è una copertura del’85,1%, tra i sessantenni al 62,7%. Considerando il totale della popolazione vaccinabile, sopra i 16 anni, secondo l’elaborazione di Luca Fusaro, dottore di Economia applicata e analista di dati, l’Umbria ha garantito una copertura del 41,29% rispetto alla prima somministrazione, sest’ultimo dato in Italia al 24 maggio, mentre l’immunizzazione ha raggiunto il 20,8%, settimo dato migliore a livello nazionale. Questo aspettando l’entrata in scena degli hub aziendali (oggi la delibera di Giunta, come annunciato venerdì dal commissario D’Angelo), l’entrata in scena ufficiale delle farmacie e il ritorno in campo dei medici di medicina generale. Cui, dopo aver vaccinato settantenni e over 80, al momento non mandano più dosi, come segnalato da vari assistiti tra i 50 e il 69 anni che continuano a chiedere loro informazioni sulla prenotazione.
Intanto, la curva epidemica continua a flettere e i numeri attuali riportano ormai a inizio ottobre per quanto riguarda i casi settimanali, a metà dello stesso mese per i degenti Covid ordinari.

Ieri certificati altri 55 casi a fronte di circa 7mila tamponi, 2.610 dei quali processati con test molecolare (2,1% di incidenza), mentre dopo otto giorni nei quali si sono registrati 14 morti, ieri tale casella è tornata a ospitare il valore zero. In ospedale figurano 77 pazienti ordinari (-4) e 13 acuti con appena tre ingressi in terapia intensiva nell’ultima settimana. A proposito, venerdì mattina è stato annunciato l’arrivo del commissario nazionale per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, che sarà al Santa Maria della Misericordia per l’inaugurazione del “Modular hospital di terapia intensiva”. Si tratta di una struttura modulare realizzata con elementi prefabbricati, con annesse dotazioni impiantistiche e apparecchiature elettromedicali per il ricovero e il trattamento di massimo 10 pazienti Covid in altrettanti posti letto di terapia intensiva. Un progetto avviato il 9 febbraio e concluso il 21 maggio, entro il termine contrattuale stabilito. Un investimento, veicolato dalla struttura commissariale nazionale, di 1,885 milioni di euro mentre 300mila euro circa, per opere accessorie, sono stati coperti dall’Azienda ospedaliera di Perugia che ieri ha nominato Giuseppe De Filippis, quale nuovo direttore sanitario. Venerdì, alle 15, ci sarà anche il commiato coi militari sanitari che fino a metà maggio hanno gestito l’ospedale da campo, composto da 34 posti low care e 3 di sub intensiva. Dal 12 novembre ha ospitato 275 pazienti Covid a bassa intensità di cure.

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