Truffe online: in Umbria vittime per 4 milioni di euro

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Egle Priolo
La polizia postale di Perugia

PERUGIA - Poco meno di 4 milioni di euro sottratti alle vittime di truffe online, oltre 30 persone indagate per pedopornografia e adescamento in rete, a cui si aggiungono i 160 casi tra stalking, diffamazione o revenge porn.

Sono questi i numeri dell'Umbria dei reati su internet, che hanno visto anche nel 2022 la polizia postale in prima linea per far fronte alle continue e sempre più evolute sfide investigative: non solo contrasto alle truffe e alla pedopornografia online, ma anche protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, lotta al financial cybercrime e alle minacce eversivo-terroristiche.

L'impegno della polizia postale e delle comunicazioni dell'Umbria, diretta da Michela Sambuchi, anche nel 2022 è stata costantemente indirizzata alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, ma con particolare riferimento ai reati in danno di minori. Che hanno subito per fortuna una flessione con la fine della pandemia, con una «diminuzione dei casi trattati, collegata ad una minore circolazione di materiale pedopornografico, che non ha però inciso sull’attività di contrasto». In Umbria, infatti, c'è stato un aumento del 55 per cento a Perugia e del 20 a Terni del numero delle persone indagate: 28 nel capoluogo e 4 nel Ternano, nel 2022, con 3 persone arrestate e 79 siti segnalati nella black list.
Sempre nel 2022, inoltre, la Postale ha trattato 4 casi per adescamento online di cui 3 nella fascia di età 14-17 anni. «Social network e videogiochi online – è l'allarme della PolPosta - sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive».
In discesa, però, anche i casi di cyberbullismo, a cui la polizia dedica spesso eventi nelle scuole (oltre 8.400 gli studenti incontrati in un anno, con le campagne #cuoriconnessi e Una vita da social), con un impegno che parta proprio dai banchi, in mezzo ai giovani: nessuna segnalazione nel corso del 2022.

ADULTI A RISCHIO
Ma anche gli adulti sono a rischio online, come dimostrano i 15 casi di sextortion e quindi di ricatti sessuali, che hanno avuto come vittime 11 uomini e 4 donne in Umbria in un anno.
Super lavoro, poi, del Nucleo operativo per la sicurezza cibernetica: se alcuni eventi di particolare rilevanza nel mondo della cybersecurity umbra hanno messo in luce le vulnerabilità dei sistemi informatici presenti, nel 2022 gli attacchi a infrastrutture (di istituzioni, aziende e privati) sono stati 167 a Perugia e 37 a Terni, che hanno fatto segnare una variazione rispetto al 2021 addirittura dell'8.250 per cento a Perugia e del 370 per cento a Terni.
Il lavoro della Sezione operativa della Postale, inoltre, ha fatto segnalare 184 persone ed eseguire 7 ordinanze di custodie cautelare, a fronte della sottrazione (triplicata rispetto a 2021) di quasi 3,3 milioni di euro a Perugia e oltre 620mila a Terni. Tra le vittime, anche quelle delle cosiddette truffe romantiche per cui sono state per esempio indagate 4 persone di nazionalità nigeriana, riuscite a truffare una donna di circa 70 anni del Perugino per oltre 20.000 euro.
Da segnalare anche l'operazione “Esegui e conferma” che ha portato a cinque arresti nei confronti del sodalizio criminoso che, dopo essere entrato nella disponibilità di fittizie utenze telefoniche, carte Postepay e copia di documenti intestati a terze persone, è riuscito a mettere a segno, in soli sei mesi, truffe e-commerce per circa 100mila euro.

IL TERRORISMO
In diminuzione i reati contro la persona commessi con l’uso dei mezzi informatici (stalking, minacce, molestie, fermi a 160 (99 a Perugia, 61 a Terni), con 41 indagati totali.
In calo anche i casi di cyberterrorismo (9 con 5 indagati), ma compreso quello che ha portato all'operazione effettuata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e dalla Digos di Perugia, che ha portato all'espulsione di cittadino marocchino di 54 anni perché autore di una prolifica attività propagandistica su Facebook «a sostegno dei “fratelli musulmani”» e in cui si definiva «un “mujahidin” pronto ad aiutare la causa».
Aumentati invece il financial cybercrime, bacino «molto remunerativo e appetibile sfruttato da molte organizzazioni criminali»: in Umbria sono stati trattati oltre 400 casi di frodi informatiche subite da persone fisiche e medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 1 milione di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 161mila sono stati recuperati.

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA