«Tranquilli studenti, nessuno
perderà l'anno scolastico»

Venerdì 20 Marzo 2020 di Remo Gasperini
Antonella Iunti
La chiusura delle scuole fino al 3 aprile è già superata, si andrà avanti fin quando non sarà possibile avere certezze sulla fine del contagio, dottoressa Iunti come si sta attrezzando l’Ufficio scolastico regionale umbro?
«Da due settimane sono sospese le attività didattiche in presenza ma la scuola umbra non è ferma e l’attività didattica sarà comunque portata a termine. Insomma, come da tempo ricorda anche il ministro Azzolina, i nostri studenti non perderanno l’anno». Resta comunque uno scenario di emergenza straordinario, che impone scelte fuori dal comune.
«Certo, e si sta facendo il possibile per mantenere e garantire anche in questa situazione il contatto tra docenti e studenti. Seppure a varie velocità la didattica a distanza è partita e sta funzionando in tutte le scuole e debbo sottolineare il grande impegno dei dirigenti scolastici, dei docenti e di tutto il personale Ata cui va il mio ringraziamento».
Nella piccola realtà umbra, un riconosciuto laboratorio per le novità, si conferma il proverbiale spirito di corpo?
«Assolutamente sì, e grazie a questo impegno gli aspetti anche i problemi, che non mancano mai nelle emergenze, vengono risolti. E risultati positivi ci sono su tutto il fronte: la didattica a distanza consente non solo di procedere nel percorso di apprendimento degli studenti ma sviluppa il senso di comunità. Il supporto, la condivisione aiutano ciascuno a non sentirsi solo, alimenta lo spirito di gruppo e ci dà la consapevolezza di essere una comunità. Noi stiamo comportandoci da comunità».
Entriamo sul piano pratico: con chi e come funziona il suo ufficio?
«L’ufficio è sempre aperto fisicamente con un minimo di presenze e funzionalmente con tutte le attività grazie al lavoro agile che interessa oltre i tre quarti del personale. Tutte le attività previste sono svolte. Faccio degli esempi: avete visto che nei giorni scorsi abbiamo portato a termine le importanti nomine a tempo indeterminato, intanto c’è chi lavora al prossimo anno scolastico per la determinazione degli organici, atto essenziale per tutti i successivi movimenti del personale».
Parliamo della scuola che entra nelle case degli studenti… «Situazioni di didattica a distanza come supporto ce ne sono da tempo in varie scuole. Parlo di materiale didattico in rete, gruppi di lavoro, approfondimenti in determinate materie, correzione di esercizi, conferenze; ma questa è un’altra cosa, ora si tratta di organizzare tutto l’insegnamento che è molto più complesso. E’ un’azione da fare completamente, contemporaneamente e per tutti attraverso gli strumenti informatici ed è importante coinvolgere tutti. Ma tra i docenti, oltre a tanta buona volontà ci sono tante competenze e anche la disponibilità ad apprendere».
Quali sono le attività svolte dalla task force che lei coordina?
«I dirigenti che la compongono, Massimo Belardinelli, Franca Burzigotti e Rita Coccia, vanno innanzi tutto ringraziati perché si sono presi questo impegno in aggiunta a quello nelle loro scuole. Sono molto preparati e il loro supporto ai colleghi è prezioso. Ci sono state già video conferenze di servizio specifiche per le scuole del primo e del secondo ciclo. E’ stata fatta questa distinzione perché sono due realtà diverse che hanno esigenze diverse. Hanno partecipato tutte le 140 scuole e la task ha dato indicazioni ma ha pure raccolto istanze che sono state recepite e trattate in una successiva riunione che si è tenuta martedì mattina. C’è massima disponibilità e andremo avanti per sostenere tutti».
E’ sospesa l’attività didattica in presenza ma c’è stata incertezza sul personale Ata...
«Già da diversi giorni i dirigenti hanno contingentato le presenze limitandole al minimo attivando per gli amministrativi lo smart working. Una scelta ora validata nel decreto che specifica che «Sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di stretta necessità e se ci sono le condizioni potrà essere fatto tutto in remoto».
Caso Alessi. In mezzo a questa grande emergenza c’è stato il caso Alessi con il problema della dirigente scolastica assente ormai da tempo.
«La situazione è stata continuamente attenzionata e la scuola non è rimasta sola. All’Alessi c’è personale che al liceo tiene moltissimo, ama la scuola e che sta garantendo comunque la continuità didattica a distanza. Grazie alla collaborazione del professor Caporali, l’Alessi è presente alle conferenze di servizio e l’attività a distanza degli studenti con i loro professori procede. Poi in queste ore abbiamo anche risolto il problema della dirigenza con la nomina a reggente di Silvio Improta  che guiderà la scuola fino alla fine del mese». Insomma non lascia nulla di intentato per non spezzare il filo dell’attività e prioritariamente quello studenti-docenti. Le iniziative dell’ultima ora raccontano della concessione in comodato d’uso di computer (iniziativa dell’Itet Capitini di Perugia diretto da Silvio Improta) agli studenti che a casa sono privi di strumentazione informatica 
© RIPRODUZIONE RISERVATA