TERNI - Per recapitare 21 telefoni cellulari completi di caricabatterie in un locale dell'alta sicurezza del carcere di Sabbione hanno utilizzato un drone.
I cellulari, nascosti in una busta "atterrata" all'interno del penitenziario, sono stati intercettati e sequestrati dal personale della polizia penitenziaria guidata dal comandante, Fabio Gallo.
"Ancora eccellente la sorveglianza del personale della casa circondariale di Terni che - dice Roberto Esposito, segretario nazionale del Sarap, dando la notizia del singolare recapito dei telefonini ai boss del carcere - nonostante le scarse risorse umane, è riuscita a contrastare un altro illecito messo in atto dal drone atterrato in un locale dell'alta sicurezza del Sabbione interrompendo sul nascere la consegna dei dispositivi". Il Sarap si congratula "con il personale che, nonostante le difficoltà, riesce a espletare in modo encomiabile il proprio mandato istituzionale".