Terni e l'emergenza droga, Il procuratore Liguori: "I soldi degli evasori per iniziative contro il disagio giovanile"

Sabato 14 Maggio 2022 di Nicoletta Gigli
Terni e l'emergenza droga, Il procuratore Liguori: "I soldi degli evasori per iniziative contro il disagio giovanile"

TERNI - “Nel primo semestre dell’anno a Terni sono stati sequestrati 10 milioni di euro per evasione fiscale. Se solo il dieci per cento di questo “bottino” fosse riassegnato per le politiche giovanili potremmo riempire i pomeriggi dei giovani ternani che non hanno opportunità e spesso trovano rifugio nel consumo di stupefacenti”.

Il procuratore capo Alberto Liguori torna a parlare dell’allarme droga tra i giovanissimi e lancia proposte concrete per trovare soluzioni a un’emergenza inarrestabile.

Lo fa durante l’audizione della Commissione regionale d’inchiesta su criminalità organizzata e stupefacenti, convocata dal presidente, Eugenio Rondini, nella sede di Arpa.

Si parte dai freddi numeri, che collocano l’Umbria al vertice delle regioni con il più alto tasso di mortalità per overdose.  Con Terni che contribuisce in modo significativo a questa classifica che non fa onore.   

Oltre a Liguori c’è il procuratore presso il tribunale dei minorenni di Perugia, Giovanni Rossi. E ci sono operatori sanitari dell’Usl Umbria2, rappresentanti delle istituzioni locali, dell’ordine degli psicologici, delle Comunità Incontro e Sant’Egidio e delle associazioni.

Liguori riprende il tema dei supermercati della droga in città e non manca di tornare a sottolineare come dopo la morte di Flavio e Gianluca e di Maria Chiara, i tre under 18 uccisi dalla droga nel giro di quattro mesi, i riflettori sul tema si siano inesorabilmente spenti.

“Dopo la tragedia abbiamo scoperto che gli amici di Flavio e Gianluca sapevano distinguere il tipo di sostanza assunta grazie agli “studi” sul web, che riempie i pomeriggi di questi ragazzi, lasciati in perfetta solitudine da genitori che non hanno il tempo di ascoltarli - ha detto il procuratore. Quel web che martella e dà saperi, che insegna come si miscelano le varie sostanze e istiga al consumo di droga”.

Le politiche della prevenzione su questo tema sono carenti e il capo della procura è tornato a sollecitare istituzioni, associazioni di categoria, parrocchie e associazioni di volontariato a sedersi intorno allo stesso tavolo: “Con 100mila euro confiscati a chi non paga le tasse - ha insistito - possono essere realizzati progetti musicali e informatici e di inserimento al lavoro per i ragazzi, “finanziando” così il futuro dei nostri giovani”.

Sul fronte giudiziario la proposta che al Senato ha trovato accoglimento con un emendamento che punta a curare i più giovani senza perdere tempo: “Bisogna distinguere tra chi delinque perché in cambio di una dose ne spaccia un’altra. In questi casi non è il caso di aspettare il giudizio: va fatto subito un patteggiamento senza appello e pena sospesa e la persona va mandata in comunità perché il problema è sanitario e va curato”.

L’audizione di Liguori si è chiusa con quella che ha definito la “beffa” del sacrificio di Flavio e Gianluca: “A luglio ricorre il secondo anniversario dalla tragedia dei due adolescenti ternani. Il colpevole avrà scontato due anni della pena totale e definitiva irrogata di 7 anni e due mesi. Restano 5 anni e 2 mesi e la legge dice che per condanne di questa portata c’è la possibilità per l’imputato di andare in affidamento terapeutico. La beffa è che dopo aver passato vent’anni al Serd, questa persona potrà tornarci gratis dopo aver ammazzato due persone”.

 

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