Terni. In arrivo il picco dell'influenza
Medici e pediatri: «Forma più aggressiva
del solito, tanti malati tra i più piccoli»

Mercoledì 7 Dicembre 2022 di Umberto Giangiuli
Terni. In arrivo il picco dell'influenza Medici e pediatri: «Forma più aggressiva del solito, tanti malati tra i più piccoli»

TERN Giovani, anziani e adulti, tutti a letto con l’influenza stagionale che, dopo due anni che non si è neppure avvertita per via della mascherina e del lockdown, è esplosa più virulenta che mai mettendo in sofferenza il pronto soccorso di Terni, costretto a fare gli straordinari ai medici di medicina di base e, soprattutto, mettendo a dura prova i pediatri,  che mai hanno avuto una stagione invernale con tanti piccoli malati. «Proprio così - conferma Giuseppe Miconi (pediatra)- da qualche mese è un disastro.

Prima con i sintomi para-influenzali, poi con l’arrivo dell’”Australiana” che ha messo a tappeto centinaia di bambini in tenera età. Fino a due anni questi soggetti praticamente sono quasi stati al sicuro dentro le mura di casa, poi, però, con la frequentazione dell’asilo sono  cominciati i guai. Sono soggetti particolarmente vulnerabili al virus o meglio ai tanti virus che “girano” in inverno». Ed anche in Umbria aumenta l’incidenza del virus in tutte le fasce di età,  maggiormente colpite quelle in età pediatrica, la cui  fascia al di sotto dei cinque anni registra un’incidenza pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). In Umbria sono stati raggiunti i 20 casi per mille assistiti. La città di Terni è in linea con il livello di entità molto alto, ossia, appunto, dei 20 casi per mille. Il polso sull’epidemia dell’influenza la conoscono bene in particolare  i medici di medicina generale e i pediatri. «L’influenza di quest’anno- sostiene Eugenio Mancuso  medico di base- è molto più aggressiva dell’anno scorso e  dura anche più a lungo, lasciando degli evidenti strascichi. L’unico rimedio è sempre il vaccino che stiamo facendo a tappeto per tutte le fasce d’età». Gli esperti hanno anche una risposta per questa aggressività dell’influenza. Le restrizioni per il covid (a partire delle scuole chiuse), al distanziamento e alle mascherine obbligatorie, il virus influenzare era circolato molto meno. «Adesso, invece, i casi sono in aumento – spiega il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Terni Giorgio Parisi - e si prospetta una stagione invernale ad alta intensità, con un picco che potrebbe arrivare anche a inizio gennaio». I sintomi più comuni sono dati dalla febbre alta, dolore alle ossa, mal di gola e inappetenza. Al “Santa Maria” già da giorni tutto è pronto per poter accogliere l’ondata dei malati di influenza. I reparti sono già pieni, i contagi da covid, in forte ripresa soprattutto nei pazienti fragili che contemporaneamente hanno contratto anche l’influenza pur avendo fatto il vaccino, con altre patologie che si sono riacutizzate nel momento in cui hanno preso l’influenza stagionale. Per questo motivo la dirigenza dell’ospedale ha separato in apposite degenze i malati  covid da quelli influenzati, per fare in modo di limitare al minimo i contagi che per forza di cose  sono sempre in agguato. Tutto questo mentre crescono anche in pediatria gli accessi dei piccoli pazienti anche se la situazione, almeno per ora,  è sotto controllo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA