Terni, a 12 anni sniffa la cocaina "offerta" da suo padre: «Vieni che ti faccio provare»

La denuncia della mamma

Mercoledì 3 Agosto 2022 di Nicoletta Gigli
Terni, a 12 anni sniffa la cocaina "offerta" da suo padre: «Vieni che ti faccio provare»

TERNI - “Vieni che papà ti fa provare”. Il bimbo, 12 anni, ternano, all’inizio non capisce cosa gli stia proponendo suo padre.

L’uomo, 40 anni, ternano, con un passato nel tunnel della tossicodipendenza, fino a quando ha vissuto con la moglie e i due figli minori non ha mai assunto droga di fronte a loro.

Ora che i genitori si sono separati i figli continuano a trascorrere del tempo a casa del padre.

Ma stavolta la breve permanenza del 12enne nell’appartamento dell’uomo si è trasformata in un incubo.

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Terni, 12enne sniffa cocaina offerta dal padre

E’ il 27 giugno. Padre e figlio sono appena tornati dopo aver trascorso alcuni giorni al mare.

In quella casa del centro di Terni il papà sta sniffando la cocaina. Suo figlio è lì che lo guarda e lui, ad un certo punto, lo invita a provare la polvere magica.

Il 12enne alla fine accetta la proposta senza rendersi conto di quello che sta facendo.

Quando torna a casa si confida con la mamma. Le racconta di aver provato quella sostanza offerta dal suo papà.

La donna, 35 anni, ternana, spera si tratti di un equivoco. Ma di fronte all’insistenza di suo figlio decide di approfondire la vicenda. Porta subito il ragazzino a fare le analisi per accertare l’effettiva assunzione anche se in cuor suo continua a sperare che quel racconto sia frutto della fantasia di un bambino.

La verità, quella più dura, arriva dal referto che porta la data del primo luglio. Le analisi del laboratorio privato purtroppo confermano che il 12enne è positivo alla cocaina.

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La denuncia della mamma

La donna non ha alternative. Insieme ai suoi avvocati, Giacomo Marini e Federico Favilla, varca la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Terni per presentare una dettagliata denuncia nei confronti del suo ex marito, padre dei suoi due figli.

I legali chiedono alla procura che si proceda nei confronti dell’uomo ai sensi del testo unico della legge in materia di stupefacenti, che punisce severamente la cessione di droga. Il tutto con l’aggravante di aver consegnato la cocaina ad un minorenne. “Il divieto assoluto di cessione di sostanze psicoattive ad un minorenne - si legge nella denuncia - vale soprattutto nelle fattispecie della cocaina, dell’hascisc e della marijuana, che sono facilmente divisibili in dosi e che, per questo motivo, possono altrettanto facilmente venire fumate o sniffate dal minorenne”.

“Il fatto è gravissimo - dice l’avvocato, Giacomo Marini. Sono certo che la magistratura lo saprà valutare con prudenza ma con severità”.

I legali si augurano che al 40enne che ha fatto consumare la cocaina a figlio 12enne sia revocata la potestà genitoriale: “È brutto dover allontanare un padre da un figlio - dice l’avvocato Federico Favilla - ma di fronte a questo purtroppo non avevamo alternative. Confidiamo di ottenere giustizia nelle opportune sedi”.

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA