Ternana, la “fuga” di Moggi
e la sconfitta che brucia

Domenica 20 Agosto 2017 di Riccardo Marcelli
Luciano Moggi sabato sera in tribuna a Terni
Al quindicesimo minuto della ripresa Luciano Moggi si alza e abbandona la tribuna del Liberati dove era rimasto blindato, evitando appositamente i contatti con gli spettatori.
Tranne il presidente Stefano Ranucci che è rimasto al suo fianco. In quel momento la Ternana stava vincendo per 3 a 0 sul Partizani Tirana (l'amichevole finirà 3 a 1). E la soddisfazione non era alle stelle considerando le ambizioni societarie. La presenza dell’ex dirigente della Juventus, coinvolto in Calciopoli al punto che se per se per la giustizia penale è prescritto, per quella sportiva è radiato, rende l’atmosfera un po’ più frizzantina. Luciano Moggi dalla scorsa primavera è diventato il direttore generale del Partizani Tirana, o meglio è un semplice consulente, con obiettivi legati alla programmazione che dovrebbero portare la società a livelli medio alti nel panorama del calcio europeo. E tanto per cominciare ha scelto come allenatore Mark Iuliano, uno che la maglia bianconera l’ha anche indossata.
«Cosa dovrei dire? –chiede Moggi raggiunto fuori dalla tribuna- chiedete al direttore sportivo Aldo Preite che è rimasto a vedere la partita». Alla domanda come ha visto la Ternana, però, l’ottantenne Moggi, tira la fuori la consueta grinta di chi non ci sta a perdere una partita seppur amichevole: «La differenza sta nel fatto che la Ternana è da luglio che sta lavorando, mentre noi abbiamo cominciato la preparazione da pochi giorni». Il campionato in Albania comincerà il 9 settembre. Probabilmente avrebbe voglia di rimanere qualche altro istante, ma il servizio d’ordine lo porta via verso l’automobile.
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