Scuole superiori, settanta interventi e il nodo Galilei.Vertice con il vice ministro

Venerdì 31 Luglio 2020 di Remo Gasperini
Scuole superiori, settanta interventi e il nodo Galilei.Vertice con il vice ministro
PERUGIA - Siamo alla stretta. Per la ripartenza della scuola umbra in queste ore si stanno tirando le somme su banchi, sdoppiamenti e lavori e non è un caso che proprio oggi sia programma la terza riunione del tavolo regionale cui già dall’altra volta si è iscritta la vice ministra Anna Ascani. Dalla riunione avrebbero dovuto venire fuori le risposte che i 138 dirigenti scolastici si attendono ma proprio ai dirigenti è arrivata la richiesta dal ministero di compilare “entro le ore 14 di sabato 1 agosto” un questionario on line “al fine di rilevare alla data attuale il fabbisogno di ulteriori spazi”. I rumors affidabili parlano che si spinge per avere numeri ridimensionati: meno banchi singoli con le rotelle, meno sdoppiamenti (quindi meno aumento di docenti e Ata), minore necessità di spazi esterni aggiuntivi. Insomma i più severi parlano di “nozze coi funghi” e paventano alle superiori l’uso della temuta didattica a distanza. Vedremo. Certo è che gli stanziamenti messi in campo sono cospicui come le promesse, dunque non resta che aspettare. Facendo il punto sulle scuole superiori della regione (41 a Perugia e 12 a Terni compresi i Cpa e gli Omnicomprensivi), esce una fotografia che racconta di tanti lavori di adeguamento ma poche criticità: a Terni, come a Spoleto e Foligno, nessuna scuola superiore avrebbe chiesto spazi esterni da affittare; in provincia di Perugia di situazioni critiche ce ne sono un paio: al liceo classico di Todi si pensa a sale convegno del Comune, più complicato il caso del Galilei di Perugia. Per il liceo scientifico diretto da Stefania Moretti che ha sede nelle palazzine dell’ex psichiatrico, la Provincia ha fatto un interpello senza esito positivo: nella zona del parco Santa Margherita non ci sarebbero spazi adatti. E allora potrebbe finire che uno spazio al liceo lo ceda proprio la istituzione numero una della scuola umbra: l’Ufficio scolastico regionale che ha la sala convegni (dove stamattina dovrebbe esserci il tavolo in presenza) proprio attaccata ad una delle succursali. Restando nel capoluogo, mentre l’altro scientifico Alessi in centrale si sistemerà con i banchi singoli e nella succursale di Madonna Alta potrebbe prendere altre due aule all’Ipc Pascal, al classico Mariotti si dovrà sacrificare una palestra per ricavare due aule per il musicale. E poi ci sono gli spazi della sede “a Olmo vacce tu”, la nota querelle tra Volta e Ipsia di due anni fa. Stavolta a Olmo dovrebbe andarci veramente un pezzo di Giordano Bruno, la scuola che il preside Pino Materia al 30 agosto lascerò ad Anna Bigozzi. E l’IIS Cavour-Marconi-Pascal, come da tempo stabilito anche grazie ad una responsabile intesa tra le dirigenti Maria Rita Marconi e Rita Coccia, concederà alcune aule al Volta. Individuate tutte le esigenze, le quaranta scuole perugine hanno chiesto 70 interventi anche a più riprese e settanta ne saranno fatti. La Provincia di Perugia da oggi passerà alla fase operativa: apertura delle offerte pervenute con procedura negoziata (tre blocchi di lavori accorpati per ambito territoriale), inizio dei lavori subito lunedì, termine gli stessi entro il 10 settembre. Se tutto andrà secondo previsione i tecnici della Provincia meriteranno un premio.
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