Millecinquecento alunni in meno rispetto all’anno scorso.
Salvo aggiustamenti con la situazione di fatto, anche alle Superiori, dove c’é un piccolo aumento di studenti, saltano 31 classi. Com’è possibile che accade ciò? «E’ il solito problema della coperta corta – spiega Annarita Di Benedetto segretaria regionale del sindacato Snals - L’input arriva dal ministero che vuole fare operazioni a costo zero: sacrosanta la politica di salvataggio dei presidi scolastici nelle aree montane e svantaggiate ma visto che gli organici dei docenti non cambiano è inevitabile fare tagli da altre parti». «Così ci rimettono le scuole dei centri maggiori e in particolare le Superiori dove – aggiunge Moira Rosi, segretaria generale della Cgil scuola - nella formazione delle classi si procede al massimo riempimento così uno degli effetti del calo di studenti è l’aumento dei docenti soprannumerari. Sia chiaro, da noi non ci sono classi pollaio ma pur nel rispetto della normativa ci sono sempre più classi affollate». Di Benedetto e Rosi tengono a precisare che la croce non può andare sulle spalle del dirigente dell’Usr Sergio Repetto «che non può fare altro che seguire le regole dettate dal ministero».
Sulla insufficienza di organico nonostante il calo di studenti la Rosi punta il dito e spiega: «Con l’allargamento della Educazione Motoria alle classi quarte delle Primarie, oltre le quinte dove è già attiva, la necessità di docenti è aumentata ma questi posti, e non sono pochi, vanno calcolati nello stesso organico di sempre, dunque di fatto siamo di fronte ad una diminuzione del personale non alla sbandierata stabilità. Questo al ministero lo abbiamo ripetuto in tutti gli incontri ma non c’è stata risposta». Dunque le proteste dei sindacati, e ce ne sono, vanno tutte indirizzate, non da oggi, in viale Trastevere a Roma. «Di punti di criticità ce ne sono diversi – aggiunge la Di Benedetto – L’aumento esponenziale negli anni dei ragazzi con disabilità non è mai stato risolto in via definitiva e il ricorso delle nomine dei docenti in deroga non è la soluzione. Lo diciamo da anni che l’organico di diritto del Sostegno va adeguato ampliandolo fino a coprire i posti che realmente servono. E un altro problema che va affrontato è quello dei Professionali il cui calo di iscrizioni è in continuo aumento anche per quegli indirizzi, come l’Alberghiero, che hanno tirato molto negli anni scorsi».