Sicurezza nelle scuole: dopo la pandemia risalgono le denunce di infortunio. Segnalati 769 casi tra gli studenti. Palestre e laboratori i luoghi più a rischio

Giovedì 16 Marzo 2023 di Remo Gasperini
I firmatari del protocollo per la sicurezza nelle scuole

PERUGIA Dopo i lunghi periodi di didattica a distanza con le aule vuote, é tornata a salire la curva degli infortuni in ambito scolastico.

Dalle 442 denunce presentate all’Inail nel 2020 si è infatti passati alle 769 del 2021 anche se, fortunatamente, si è ancora molto lontani dai numeri pre covid: nel 2019 in Umbria ci sono state 1.538 denunce, praticamente il doppio dell’ultimo dato. Gli infortuni più frequenti tra gli studenti si verificano in palestra o nei laboratori e sono gli arti superiori quelli più colpiti: le distorsioni sono i traumi più frequenti con il 36,7% ma non sono poche nemmeno le fratture che capitano al 33,6% degli studenti che fanno denucnia. Diverso il panorama infortunistico tra gli insegnanti che nella maggior parte dei casi (38,9%) subiscono infortuni agli arti inferiori; una buona percentuale (16,8%) denunciano lesioni alla colonna vertebrale mentre è del 13,7 la percentuale di infortuni alla testa. E a proposito di personale scolastico dall’Inail arrivano anche i dati relativi al periodo della pandemia: per docenti e non docenti anche il contagio da Covid è stato considerato infortunio sul lavoro e in Umbria ci sono state 2.513 denunce (1.646 a Perugia e 849 a Terni) con una prevalenza doppia del personale femminile (1.660) rispetto a quello maschile (853) con la fascia di età da 50 a 64 anni maggiormente colpita (44% dei casi) seguita da quella 35-49 con il 35,2%.

PROTOCOLLO

La sicurezza sul lavoro, e con questo s’intende anche il “lavoro scolastico” di chi sta sui banchi non solo chi insegna, è stata al centro del protocollo d’intesa firmato ieri da Alessandra Ligi, Direttore regionale Inail Umbria, e da Sergio Repetto, Direttore Ufficio Scolastico regionale per l'Umbria. «L’Inail punta a rendere strutturale, omogeneo e condiviso – ha detto Ligi - l'impegno comune verso i giovani, futuri lavoratori, per formare una nuova generazione di cittadini sensibili, attenti e consapevoli del valore e dell'importanza della salute e sicurezza». Da parte sua Repetto ha ribadito come con il protocollo «si debba perseguire un duplice obiettivo: da un lato favorire lo sviluppo della cultura della sicurezza presso gli studenti che saranno i lavoratori del domani, dall'altro le buone prassi lavorative finalizzate alla minimizzazione del rischio che si verifichino infortuni sul lavoro o malattie professionali». La collaborazione prevede nel triennio 2023-2025 l'attivazione di interventi formativi e informativi rivolti agli studenti e al personale scolastico, sia docente che amministrativo, nonché l'organizzazione di iniziative per favorire la sensibilizzazione e la progressiva adozione di comportamenti corretti anche attraverso la diffusione di "buone prassi" in materia di protezione e prevenzione degli infortuni. Una particolare attenzione è stata posta alla sicurezza nei Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) la vecchia alternanza scuola-lavoro che in Umbria non ha fatto registrare incidenti. «Ma l’attenzione è sempre massima – ha chiosato Repetto – e anche la normativa è in evoluzione sempre verso una maggiore tutela degli studenti». Compiacimento per il protocollo hanno espresso Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri di Perugia, le direttrici delle Scuole Edili di Perugia e Terni, Cristiana Bartolucci e Paola Donati, e il commissario della Polizia Stradale Giuliano Bellucci

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