Scuola, rientro in sicurezza:corsa dei presidi per il “medico competente”

Mercoledì 12 Agosto 2020 di Remo Gasperini
Scuola, rientro in sicurezza:corsa dei presidi per il “medico competente”

PERUGIA - Nello scenario della riapertura delle scuole in sicurezza irrompe il medico competente. Non è certo una figura nuova, quasi tutte le aziende l’hanno da quando una legge del 2008 ne ha definito il ruolo, ma finora questo sanitario specializzato “che collabora alla valutazione dei rischi ed effettua la sorveglianza sanitaria, a tutela dello stato di salute e della sicurezza dei lavoratori” è stato utilizzato solo da poche scuole, diciamo da qualche istituto superiore con laboratori e officine o con molti lavoratori terminalisti. Poi è arrivato il Covid-19 e l’attenzione per la presenza di questo medico nelle scuole è cresciuta enormemente. Anzi sta diventando indispensabile: «Da quando è uscito il decreto del 26 aprile – spiega la dottoressa Ida Elena Sapia, medico competente da almeno 10 anni di alcune scuole perugine tra cui il Volta-, i dirigenti scolastici hanno preso coscienza dell’importanza della nostra presenza nella loro azienda. Sì perché la scuola dal punto di vista lavorativo va considerata un’azienda e lo stiamo ripetendo da anni. Ora con i problemi innescati dalla pandemia anche le nostre competenze si sono ampliate e c’è grandissima richiesta della nostra collaborazione».
CHI SONO
La percentuale di medici competenti in Umbria è molto bassa: nell’apposito elenco regionale che li contraddistingue sono appena 154 a fronte dei 6.953 medici chirurghi iscritti agli albi di Perugia e Terni. Appartengono a questo elenco gli specializzati in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica; i docenti in medicina del lavoro; gli specializzati in igiene e medicina preventiva o medicina legale, quest’ultimi in Umbria presenti in minima parte: ce n’è uno solo.
RUOLO POST COVID
«L’emergenza sanitaria ha fatto emergere nelle scuole una serie di criticità e il medico competente – spiega la dottoressa Sapia - deve contribuire alla soluzione di problemi legati alla gestione di spazi, dai bagni alle mense, per tenere al minimo, direi eliminare, il rischio contagio. E nelle nostre scuole dei centri storici, obsolete e spesso non fatte per questo uso, non è facile trovare soluzioni rispettose delle nuove norme». Poi c’è tutta la problematica dei soggetti fragili: «Una gestione non semplice – ammette la dottoressa Sapia - e anche questo è motivo di grande preoccupazione da parte dei presidi cui dobbiamo dare sicurezza sul fronte della tutela della salute dei lavoratori e nella organizzazione all’interno della struttura. Per questo ora siamo anche chiamati a fare sopralluoghi, io ne ho fato uno da poco al plesso scolastico di Corciano, fermo restando che ci sarà da intervenire anche nell’aggiornamento del personale». I medici competenti sono consulenti ad affidamento diretto da parte del datore di lavoro; non esiste al momento un tariffario e finora il rapporto economico è stato contrattato sulla base di visite effettuate al personale, ma ora è tutto altro discorso e anche l’impegno per le scuole sarà più sostanzioso ancorché sostenuto, si ritiene, dai fondi speciali per la riapertura.
SCREENING DEL PERSONALE
Oggi e domani, sul programma screening di test negli istituti scolastici, pubblici e privati, nonché per il personale operante nei nidi della nostra regione nella settimana dal 24 al 30 agosto 2020, si svolgeranno due sedute Webinar di condivisione con dirigenti scolastici e personale sanitario.

Antonio Onnis, Commissario Emergenza Covid Regione, sarà relatore insieme con Enrica Ricci, Unità di Crisi Covid-19 Regione, Franco Santocchia e Andrea Ceccagnoli, Unità di Crisi Covid-19 Regione e Antonella Iunti, dirigente Usr per l’Umbria.

Ultimo aggiornamento: 12:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA